L'azzurro vince il primo set, poi cede di schianto. Grazie ai punti conquistati nello Slam americano da lunedì prossimo Berrettini salirà al n.7, firmando un nuovo best ranking
Matteo Berrettini fa sognare per un set nei quarti degli US Open (57.500.000 di montepremi, nuovo record), quarto e ultimo Slam stagionale entrato nel vivo sul cemento di Flushing Meadows, a New York.
Poi Novak Djokovic ha fatto valere la legge del più forte, e ora è a 2 vittorie dal Grand Slam.
Il 25enne romano, n.8 del ranking e sesta testa di serie – alla quarta presenza nel tabellone principale nella Grande Mela dove nel 2019 raggiunse una splendida semifinale, fermato solo da un Nadal lanciato verso la conquista del suo quarto titolo – ha ceduto per 57 62 62 63, in tre ore e 26 minuti, al 34enne di Belgrado, n.1 del mondo, al 51° quarto Slam in carriera e già vincitore tre volte di questo torneo (2011, 2015 e 2018). Già nel game d`avvio si è capito che sarebbe stata battaglia: a Djokovic sono infatti serviti 14 punti e ha dovuto annullare una palla-break con un ace prima di aggiudicarselo.
Nell’undicesimo game con uno gran passante di diritto incrociato Matteo ha strappato la battuta al serbo ed in quello successivo, dopo essersi fatto rimontare da 40-0, si è assicurato il primo parziale (7-5) sul diritto di Nole finito fuori. Un`ora e 17 minuti di tennis massacrante.
Nel secondo parziale Djokovic è partito deciso e nel quarto gioco ha strappato per la prima volta il servizio all`azzurro e con una striscia di sei punti consecutivi è salito 4-1. Poi è arrivato con il 6-2 che gli ha permesso di pareggiare il conto. Nel terzo Nole ha brekkato di nuovo l`azzurro e ha chiuso 6-2.
Nella quarta frazione Nole ha continuato a spingere e forse Matteo ha smesso di crederci (3-0) anche se con orgoglio ha interrotto un`altra serie di cinque game del suo rivale (3-1). Djokovic però – nervosissimo nonostante il risultato – ha continuato a spingere fino al definitivo 6-3 dopo una risposta in rete dell’azzurro.