Tensioni geopolitiche internazionali. Prospettive per il Mezzogiorno

FOTO | Tensioni geopolitiche internazionali: le prospettive per il Mezzogiorno

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Biagio Tinghino  |
sabato 08 Marzo 2025

Durante l’incontro è emerso come il Mezzogiorno si trovi in una fase cruciale, tra sfide legate alla crescita e alla competitività e opportunità derivanti dalla trasformazione degli equilibri internazionali

L’impatto delle dinamiche geopolitiche sull’economia nazionale e del Mezzogiorno è stato il focus dell’incontro che si è tenuto a Marina di Ragusa, in una Villa Criscione gremita di pubblico, organizzato da Banca agricola popolare di Sicilia e Arca Fondi.

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Nel corso del roadshow organizzato dal principale istituto di credito siciliano e da uno dei principali gestori di risparmio in Italia, Paolo Magri, amministratore delegato e presidente del Comitato Scientifico di ISPI, ha approfondito le conseguenze delle tensioni internazionali sui mercati finanziari e sulle prospettive di crescita del Sud Italia. Il confronto ha toccato temi centrali come le relazioni tra Stati Uniti, Cina ed Europa, le tensioni in Medio Oriente e Ucraina, e le ripercussioni delle politiche industriali ed energetiche sulle economie locali.

La fase cruciale in cui si trova il Mezzogiorno

Durante l’incontro è emerso come il Mezzogiorno si trovi in una fase cruciale, tra sfide legate alla crescita e alla competitività e opportunità derivanti dalla trasformazione degli equilibri internazionali. L’Europa attraversa un periodo di transizione, caratterizzato da equilibri fragili e nuove tensioni geopolitiche, che influiscono direttamente sulle possibilità di sviluppo del territorio.

L’intervento del presidente di Baps, Arturo Schininà

L’evento è stato aperto dal presidente di Baps, Arturo Schininà, con i saluti e i ringraziamenti istituzionali. Nel corso del suo intervento, il presidente ha parlato dei risultati positivi conseguiti dall’istituto bancario in uno scenario internazionale complesso e difficile.

“Da quando abbiamo assunto il ruolo di Banca Popolare di Sicilia, che ci vede coinvolti in tutto il territorio regionale, abbiamo conseguito ottimi risultati, a dimostrazione del fatto che la macchina funziona – ha dichiarato Schininà -. La nostra attenzione al territorio è sempre puntuale e vuole essere di supporto per lo sviluppo, specialmente delle piccole e medie imprese siciliane che possono diventare così attrattive nei confronti di giovani che, purtroppo, lasciano la nostra terra. Il calo demografico che sta avvenendo in Sicilia potrebbe essere veramente preoccupante perciò dobbiamo riuscire a far rientrare i giovani per proiettarci in un futuro roseo per l’intera isola”.  

“È chiaro che stiamo vivendo un momento di enorme incertezza, cioè da un giorno all’altro, appunto, gli scenari cambiano – ha detto dal canto suo Paolo Magri -. Fino a ieri, ad esempio, abbiamo visto un Trump ferocemente umiliante l’Ucraina, oggi lo vediamo un pò all’assalto di Putin. E quindi chiaramente i mercati reagiscono. Non troppo. Reagiscono soprattutto ai dazi. Il tema dei dazi tocca i mercati. Abbiamo visto in questi giorni che anche la Borsa di New York ha avuto degli scossoni. Grande incertezza, non necessariamente catastrofe, ma grande incertezza. I grandi attori mondiali saranno chiamati nel 2025 alla prova dei fatti a trasformare insomma piani, promesse e ambizioni in azioni concrete. L’Europa affronta una fase di instabilità e deve rafforzare il proprio ruolo strategico. In questo contesto, il Mezzogiorno e il Mediterraneo possono assumere un peso maggiore, a condizione di cogliere le trasformazioni in atto e trasformarle in opportunità concrete”.

“Questi incontri che la banca sta realizzando toccano vari temi, trend strutturali – ha concluso Paolo Magri -. Innegabilmente per il nostro Paese quello demografico è un elemento molto importante. Io credo che sia uno dei temi in assoluto più sottovalutato, se ne parla troppo poco ed è un tema che avrà e ha già ora impatto su molte delle strutture educative o sanitarie del nostro Paese. Non avremo abbastanza studenti e non avremo abbastanza operatori in certi settori e questo è un tema molto serio. Più se ne parla più è utile per il nostro Paese”.

“Oggi per essere protagonisti bisogna essere adeguati, preparati, competenti, proattivi e adattivi soprattutto: capire che il mondo cambia – ha aggiunto Saverio Continella, amministratore delegato di Baps -. Con Paolo Magri abbiamo parlato di cose diverse da quelle di ieri perché stanotte c’è stato l’accordo di Bruxelles in cui hanno votato tutti a favore, fuorché uno. Domani poi potrebbe accaderne un’altra. Quindi la capacità di adattamento e di cambiamento veloce deve essere la precondizione che deve caratterizzare orizzontalmente. L’intento di questi incontri è quello di scambiare idee, contribuire ad un confronto sulla situazione economica attuale e in particolare sulle sfide necessarie per lo sviluppo del Sud, ancora di più adesso che Baps è diventata la banca di tutti i siciliani. Con questo auspicio, Baps insieme ad un partner autorevole come Arca Fondi SGR sono felici di ospitare personalità importanti nel panorama bancario ed economico. Una banca di prossimità che si prodiga con tutti gli strumenti possibili a sviluppare un pensiero utile a interpretare le sfide del nostro tempo e a guidare lo sviluppo delle imprese siciliane”.

“Lo scenario socio-economico che viviamo presenta molte sfide – ha aggiunto Simone Bini Smaghi, vice direttore generale di Arca Fondi -: oltre alle guerre, anche macrofenomeni come il calo demografico, l’invecchiamento della popolazione hanno grandi impatti sulla nostra economia e, di conseguenza, sul nostro futuro. Basti pensare al sistema previdenziale, la cui sostenibilità è a rischio stante le condizioni attuali. Un elemento fondamentale per risolvere questa situazione è avere cittadini consapevoli e informati, che sappiano assumere scelte responsabili e lungimiranti, nell’interesse loro e di tutta la comunità. Ed è per questo che Arca Fondi SGR è impegnata, in qualità di partner storico di Bapr, in questa importante iniziativa, che coinvolge personalità di spicco della vita economica del nostro Paese”.

L’importanza dell’incontro dopo quello di Agrigento

Questo incontro, insieme a quello tenutosi ad Agrigento, ha rappresentato un’importante occasione di confronto per imprese, investitori e professionisti del settore finanziario, offrendo spunti di riflessione sulle strategie di sviluppo del Mezzogiorno nel contesto globale. In un mondo in rapida trasformazione, comprendere gli scenari futuri diventa essenziale per affrontare le sfide economiche con maggiore consapevolezza.

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