Termini Imerese, intervista alla fashion designer Marta Romano - QdS

Termini Imerese, intervista alla fashion designer Marta Romano

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Termini Imerese, intervista alla fashion designer Marta Romano

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mercoledì 25 Agosto 2021

Pochi cambiamenti negli ultimi due anni per la fashion designer Marta Romano. "Bisogna dare una forte scossa"

La “tendenza” è quel fenomeno che influenza i consumi un po’ in tutti i settori.  Dal 2019, secondo Marta Romano, non si vedono grandi svolte nella moda, a parte la scelta di utilizzare pellicce ecologiche, che senz’altro avranno meno impatto ambientale. “È il popolo a dettare tendenza – dice la giovane termitana – Ci saranno tempi migliori per tendenze spiccate!”.

Che stile dai
ai tuoi abiti e qual è la tua fonte di ispirazione?

“Le fonti di ispirazioni per chi fa moda o, comunque, arte in genere, possono essere davvero tante. A volte basta veramente poco per stimolare forti input. Fin da piccola sono stata attratta dalla cultura orientale, quindi, linee nette, volumi abbondanti ma facilmente adattabili a qualsiasi corpo. Ovviamente un tocco occidentale non manca nelle mie creazioni”.

Marta Romano
Fashion Brand è un’idea consolidata nel tempo, nata da un percorso accademico
terminato nel 2016, dopo una formazione liceale artistica e da una forte
dedizione per la moda e l’arte. Come coniughi nei tuoi vestiti le due parole
(moda e arte)?

“Beh, è
proprio una bella domanda! La mente di un creativo non nasce tale. Avere sin
dalla nascita una predisposizione a esserlo è senz’altro una marcia in più, che
poi va sviluppata nel tempo con una buona base di studi d’arte a 360°; solo
allora il creativo avrà sviluppato un’idea concreta. Ti spiego meglio! Sono
immersa fra i miei pensieri e penso casualmente a uno stucco e ho intenzione di
sviluppare una collezione che rappresenti proprio quello; a questo punto mi
fermo e intraprendo una ricerca di immagini passando a una collocazione storica
in riferimento a quell’idea materica. Successivamente ne studierò perido
storico, quindi, aspetti sociali, abiti di tendenza, colori e infine catturerò
quei punti di forza che verranno da me sviluppati secondo le mie esigenze e
quelle di mercato attuale per creare un prodotto senza eguali, che venga
ricordato e che abbia un giusto valore”.

Da dove deve
ripartire il settore della moda nel post pandemia?

“Credo
che oggi sia il settore più colpito e più in difficoltà nella ripresa! Il
fast-fashion ha rotto degli equilibri importanti in questo contesto. Oggi i
colossi di questo veloce processo industriale copiano i grandi. Anche se il
prodotto è di bassa qualità e sintetico (di conseguenza a prezzi bassi)
invoglia la gente ad acquistare spesso e gettare via il capo con più facilità.
Siamo dentro un circolo vizioso, ma di tendenza!”

Hai maturato
diverse esperienze nel campo e acquisito anche competenze su hair styling e
make-up per una visione sempre più ricercata e concreta di look. In che modo si
intrecciano hair styling e make-up con l’abbigliamento?

“Come
poter non citare la mia famiglia in questa risposta. I mei genitori sono
artisti con grande esperienza nel settore hair-styling e make-up maturata nel
tempo; mi hanno trasmesso la passione di acconciare e truccare. Per me, oggi,
avere una visione di total look è solo un valore aggiunto che dà più
concretezza alle scelte di stile e identità del progetto, che sia una sfilata o
uno shooting”.

Hai qualche
nuovo progetto per il futuro?

“Non amo fare progetti, la vita è bella, imprevedibile e riserva molte sorprese. Continuo a sognare e fino dove posso materialmente, a concretizzare le mie idee. Nella moda i primi investimenti da fare per spianare la strada sono importanti da affrontare. Non tutti hanno la possibilità, ma fortunatamente c’è chi come me, che crede ancora in un cammino fatto di piccoli passi, si può arrivare in cima lo stesso, è solo questione di tempo”.

Cosa consigli
a chi vuole intraprendere la tua stessa strada?

“Beh è un
percorso molto impegnativo, come penso lo sia qualsiasi altra scelta lavorativa
che si faccia. Posso consigliare di intraprendere percorsi fatti di pratica,
molta devo dire. La moda ha bisogno di essere disegnata, tagliata, cucita e
scomposta manualmente. È l’unico modo che hanno per capirla veramente e
prenderne padronanza per sviluppare idee sempre più nuove. Dedico la parola
“perseverare” a chi vuole intraprendere questo percorso”.

Mario Catalano

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