Settembre sarà il mese dei termovalorizzatori in Sicilia, o almeno questo è l’obiettivo del Governo regionale: scatterà a giorni, infatti, l’iter per l’aggiudicazione della gara da 44 milioni per i due impianti di Catania e Palermo volta all’avvio delle indagini di fattibilità necessarie per la realizzazione dei progetti.
Lo ha ribadito lo scorso fine settimana, nel corso dell’Etna Forum tenutosi a Ragalna (CT), il governatore Renato Schifani, da sempre sostenitore dei due progetti che – nel piano della Regione – dovrebbero dare una svolta alla gestione dei rifiuti in Sicilia.
Termovalorizzatori in Sicilia, presto aggiudicata la gara
All’Etna Forum, Schifani ha voluto ribadire l’importanza dei due progetti e soprattutto le sfide da affrontare nel periodo che segna la fine dell’estate e l’arrivo della nuova stagione (anche politica): “Stiamo affrontando sfide cruciali come i termovalorizzatori, l’emergenza idrica e la riapertura delle Terme di Sciacca. A giorni verrà aggiudicata la gara per la progettazione e l’avvio dei lavori. Invitalia gestirà tutto: abbiamo stipulato una convenzione. Tutte le procedure passeranno dal controllo dell’Anac. A questo punto non si era mai arrivati”.
Chi si aggiudicherà la gara si occuperà di una fase delicata della direzione dei lavori volti a realizzare due impianti a Catania e a Bellolampo. L’appalto vale circa 44 milioni di euro e rientra nell’ambito del maxi investimento da 800 milioni di euro stanziati dal Fondo sviluppo e coesione per cambiare la gestione dei rifiuti in Sicilia.
Le tempistiche
Per questa settimana, o al massimo la prossima, si attende l’aggiudicazione della gara per le indagini di fattibilità dei due termovalorizzatori da creare a Bellolampo e nella zona industriale etnea. L’assegnatario avrà 5 mesi di tempo per la redazione dei progetti di fattibilità tecnico-economica e le indagini geologiche. Poi sarà il momento dei pareri dell’Assessorato competente e della Commissione tecnico scientifica, fase che richiederà circa 4 mesi prima di entrare nel vivo della realizzazione.
Il nodo dei dissalatori
Non solo termovalorizzatori. Nei progetti della Regione Siciliana per l’autunno c’è anche la svolta sul fronte della lotta contro l’emergenza idrica. Su questo fronte c’è un altro grande progetto in ballo, quello della realizzazione dei dissalatori. Un decreto legge del Governo nazionale dello scorso luglio ha significato lo stanziamento di 21 milioni di euro per la gestione dei dissalatori di Gela, Porto Empedocle e Trapani (10 milioni per il 2025 e 11 milioni per il 2026). Uno stanziamento che – ha spiegato Schifani – “garantirà l’avvio e la gestione degli impianti in modo da assicurarne il regolare funzionamento nel 2025 e 2026”. Con la realizzazione di nuovi impianti a Palermo si dovrebbe raggiungere l’ambizioso obiettivo regionale di avere 5.000 litri d’acqua al secondo in più rispetto al 2024 entro il 2028, con un investimento che supera i 150 milioni di euro complessivi.
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