Tessera sanitaria, multa da 100 euro: ecco chi rischia, come evitarla - QdS

Tessera sanitaria, multa da 100 euro: ecco chi rischia, come evitarla

Tessera sanitaria, multa da 100 euro: ecco chi rischia, come evitarla

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giovedì 26 Maggio 2022

A rischiare sono soprattutto i liberi professionisti, che devono porre attenzione alle comunicazioni al Fisco: pena una multa salatissima da 100 euro per ogni documento errato

Attenzione alla tessera sanitaria: L’Agenzia delle Entrate ha annunciato quali sono le sanzioni previste in caso di omessa o tardiva ed errata trasmissione dei dati al Sistema tessera sanitaria. Di fatto viene applicata una multa da 100 euro per ogni comunicazione errata.

Chi rischia la sanzione da cento euro

Ad essere interessati sono:

  • le aziende sanitarie locali;
  • le aziende ospedaliere;
  • gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico;
  • i policlinici universitari, le farmacie pubbliche e private;
  • i presidi di specialistica ambulatoriale;
  • le strutture per l’erogazione delle prestazioni di assistenza protesica e di assistenza integrativa;
  • gli altri presidi e strutture accreditati per l’erogazione dei servizi sanitari;
  • gli iscritti all’Albo dei medici chirurghi e degli odontoiatri.

Cosa significa “errore nell’invio dati”?

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che la sanzione da 100 euro è valida per ogni singolo documento di spesa errato, omesso o tardivamente inviato, perché “una diversa lettura non consentirebbe, infatti, di ottenere l’effetto dissuasivo prospettato nella relazione illustrativa“. Insomma per quanto riguarda la dichiarazione precompilata si è deciso di adottare una linea estremamente dura.

Attenzione alla dichiarazione precompilata

La dichiarazione dei redditi precompilata potrebbe comportare serie conseguenze per chiunque commetta una svista o un’imprecisione al momento dell’invio dei dati della propria tessera sanitaria. Alla luce di una simile circostanza, quindi, i liberi professionisti in particolare dovranno prestare molta attenzione alle comunicazioni ricevute dal Fisco se vogliono evitare una multa di 100 euro erogata per ogni documento che riporta dati errati.

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