Tfa sostegno, via libera al decreto, più della metà dei posti in Sicilia - QdS

Tfa sostegno, via libera al decreto, più della metà dei posti in Sicilia

Andrea Carlino

Tfa sostegno, via libera al decreto, più della metà dei posti in Sicilia

giovedì 20 Febbraio 2020

Il decreto ministeriale n. 95 del febbraio 2020 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. In totale 19.585 opportunità fra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I e II grado

CATANIA – Il Ministero dell’Istruzione ha dato il via ufficiale con la pubblicazione del decreto ministeriale n. 95 del 12 febbraio 2020 al quinto ciclo di Tfa sostegno per 20mila nuovi docenti specializzati sul sostegno agli alunni disabili.

I 19.585 posti sono suddivisi tra le Università che hanno validamente presentato la loro offerta formativa potenziale e hanno ricevuto l’autorizzazione. Più della metà dei posti sono al Sud (oltre 10mila) con un record per la Sicilia: 4.675 posti (il 23% del totale) di cui 2mila nella sola Messina (record tra tutti gli atenei). In pratica, un posto su quattro del TFA sostegno verrà bandito negli atenei siciliani.

Per quanto riguarda il Tfa sostegno infanzia sono 755 i posti in Sicilia con 100 per Catania, 175 per Enna, 280 per Messina e 200 per Palermo. 1478 i posti per l’infanzia con 100 per Catania, 300 per Enna, 728 per Messina, 350 per Palermo. 1056 i posti per il sostegno nella scuola media: 200 a Catania, 200 ad Enna, 456 a Messina, 200 a Palermo. Infine per la scuola superiore 200 i posti a Catania, 450 ad Enna, 536 a Messina e 200 a Palermo.

Dopo la pubblicazione del decreto ministeriale toccherà alle Università emanare i rispettivi bandi di concorso, in cui sarà indicata la data ultima per la presentazione della domanda, la tassa da pagare per accedere alle selezioni e le tasse da pagare per chi supererà la selezione. Non solo: le prove di accesso e le modalità di espletamento delle stesse saranno disciplinate dai bandi emanati da ciascun Ateneo.

Il Miur, però, ha già fissato la data della prova preselettiva: il 2 aprile mattina per infanzia, il 2 aprile pomeriggio per la primaria. Il 3 aprile, invece, per la scuola media (mattina) e per la scuola superiore (pomeriggio). Il test preliminare è costituito da 60 quesiti formulati con cinque opzioni di risposta, fra le quali il candidato ne deve individuare una soltanto. Almeno 20 dei predetti quesiti sono volti a verificare le competenze linguistiche e la comprensione dei testi in lingua italiana. La risposta corretta a ogni domanda vale 0,5 punti, la mancata risposta o la risposta errata vale 0 (zero) punti. Il test ha la durata di due ore.

I requisiti d’accesso sono l’abilitazione specifica per la classe di concorso, la laurea magistrale o a ciclo unico, oppure diploma di secondo livello dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, oppure titolo equipollente ed equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso più i 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.

Per gli insegnanti tecnico pratici, invece, basta solo il diploma. Potranno accedere e frequentare i corsi anche tutti gli idonei, i vincitori di più procedure e chi ha sospeso la frequenza di precedenti percorsi. I corsi di formazione sono riservati ai soli insegnanti con determinati requisiti e prevedono l’acquisizione di un minimo di 60 crediti formativi e comprendono almeno 300 ore di tirocinio pari a 12 crediti formativi universitari.

Al termine dei corsi il candidato che supera con esito favorevole l’esame finale consegue il diploma di specializzazione. Le assenze, specifica il decreto ministeriale, sono accettate nella percentuale del 20% di ciascun insegnamento. Il monte ore relativo è recuperato attraverso modalità definite dai titolari degli insegnamenti. Per quanto riguarda il tirocinio e i laboratori vige l’obbligo integrale di frequenza delle attività previste. I corsi del V ciclo di Tfa sostegno si chiuderanno entro maggio 2021.

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