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Torna FarmacistaPiù per anticipare il futuro della professione

redazione

Torna FarmacistaPiù per anticipare il futuro della professione

mercoledì 26 Agosto 2020

Dal 20 al 22 novembre la settima edizione della convention, in versione digitale

in collaborazione con ITALPRESS

ROMA – La situazione epidemiologica dei mesi scorsi non ha fermato i farmacisti nel loro impegno quotidiano verso il cittadino. Il periodo di emergenza vissuto sul campo, ha portato la categoria, oggi ancor di più, ad avviare una riflessione sul futuro della professione e sulla necessaria evoluzione del Sistema sanitario nazionale.

Si rinnova, per questo, l’annuale appuntamento con la settima edizione di FarmacistaPiù, il congresso dei farmacisti italiani che quest’anno sarà presentato in versione digitale. Il 20, 21 e 22 novembre 2020 FarmacistaPiù torna in digital edition, realizzata con il patrocinio della Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani (Fofi), su iniziativa di Federfarma, Fondazione Cannavò e Utifar e con l’organizzazione di Edra.

L’evento, come negli anni scorsi, vuole offrire un’analisi approfondita sull’evoluzione del Sistema salute e sui modelli virtuosi e sinergici di confronto tra sfera sociale e sanitaria, oltre a una serie di strumenti e di spunti che possano essere di supporto al farmacista per costruire il suo futuro, attraverso risposte efficaci alle sfide quotidiane della professione. Il dibattito tra i professionisti della salute e del mondo della farmacia si aprirà su piattaforma online per approfondire i temi della domanda di salute, delle sinergie interprofessionali necessarie a rafforzare l’assistenza territoriale, la continuità assistenziale, lo sviluppo di nuovi modelli di servizio al cittadino e la gestione efficiente del Servizio sanitario.

“L’emergenza pandemica – ha spiegato Andrea Mandelli, presidente della Fofi e del congresso 2020 – ha tracciato una profonda linea di demarcazione tra il prima e il dopo e ci consegna un futuro molto diverso da quello a cui eravamo abituati. Gli effetti del Covid-19 hanno cambiato le nostre abitudini, hanno ridefinito un nuovo ordine delle priorità nella vita pubblica e privata, hanno limitato le libertà personali e le relazioni interpersonali e ci hanno fatto scoprire i vantaggi del sistema digitale”.

“Per questo – ha concluso – il 2020 inaugura un nuovo capitolo e apre una nuova sfida anche per FarmacistaPiù, che si presenta rinnovato grazie a un’edizione che sarà svolta totalmente da remoto per consentire, in tempo di emergenza Covid-19, a un pubblico più ampio di farmacisti, di giornalisti e di stakeholders di seguire l’evento”.

Le farmacie un presidio indispensabile per il territorio

ROMA – “A fronte di quanto accaduto in questi mesi, il nostro Sistema sanitario nazionale si trova ad affrontare con urgenza numerose criticità: per questo siamo pronti a discuterne con i colleghi, con l’Università, con gli altri operatori sanitari, con le aziende e con il decisore politico per definire nuovi progetti e servizi professionali, a sostegno nostra sanità con il potenziamento della continuità assistenziale e il rilancio della sanità territoriale a beneficio dei pazienti cronici e dei soggetti sani ma potenzialmente a rischio”. Lo ha affermato il presidente di Fondazione Cannavò, Luigi D’Ambrosio Lettieri, in occasione del lancio delle iniziative di FarmacistaPiù, il congresso dei farmacisti italiani che quest’anno sarà presentato, a novembre, in digital edition.

Secondo Luigi D’Ambrosio Lettieri, è necessario “un costante adeguamento del patrimonio di saperi e competenze, perché in questo vero e proprio Rinascimento della professione, si impone un ammodernamento dei curricula universitari e dei percorsi di formazione e aggiornamento”.

FarmacistaPiù è realizzato con il patrocinio della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), su iniziativa di Federfarma, Fondazione Cannavò e Utifar e con l’organizzazione di Edra. “Le farmacie – ha sottolineato il presidente di Utifar, Eugenio Leopardi – hanno dimostrato di essere un presidio indispensabile sul territorio, sono rimaste sempre aperte fornendo un servizio capillare a orario continuato, soprattutto in quelle zone colpite più duramente dal Covid-19. Da questa situazione, mi auguro che in tutta la categoria si scaturisca la volontà di riscatto con l’obiettivo di consolidare, più di qualsiasi altra struttura del settore, il ruolo di presidio sanitario che ci viene riconosciuto dallo Stato”.

“Un obiettivo realistico – ha concluso – che passa anche attraverso le competenze professionali e Utifar, da sempre sensibile al tema del progresso, continuerà il suo impegno per rafforzare e stimolare la formazione dei farmacisti e colleghi, come dimostrato dal nuovo corso Ecm ‘Il farmacista e le vaccinazioni’ che è partito il 20 agosto in modalità a distanza”.

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