L'imponente struttura di via Magenta, in disuso nonchè tristemente abbandonata, da tempo è al centro di chiacchere e rumors: adesso, però, potremmo esserci
Dopo anni di aste andate deserte, senza che qualcuno palesasse il benchè minimo interesse, stavolta potrebbe essere davvero la volta buona. Il centro sportivo di Torre del Grifo, ex quartier generale dell’indimenticato Calcio Catania 1946, a breve potrebbe trovare un nuovo padrone. L’imponente struttura di via Magenta, in disuso nonchè tristemente abbandonata , da tempo è al centro di chiacchere e rumors: adesso, però, potremmo esserci.
Il Catania di Pelligra è in corsa
Come anticipatovi dal Quotidiano di Sicilia nel nostro approfondimento pubblicato il 18 dicembre 2024, il gruppo Pelligra è fortemente interessato ad accapparrarsi la struttura e, nel mese di febbraio, ha accelerato in tal senso. La visita di Rosario e del fratello Paul non è stata casuale, chiaro segnale di come il club rossazzurro abbia percepito l’assoluta ed imprenscindibile importanza di dotarsi di un impianto all’avanguardia. Al netto di quanto trapelato, però, non risultano al momento passi in avanti ufficiali da parte del Catania, con la società etnea che dovrebbe muoversi dal punto di vista formale nelle prossime settimane.
Altri gruppi interessati
Attenzione, tuttavia, perchè stando a quanto risulta alla nostra redazione, confermiamo che su Torre del Grifo non c’è assolutamente soltanto il Catania. Due, infatti, sarebbero gli ulteriori gruppi interessati a rilevare la struttura sita a Mascalucia: fuori dai giochi, invece, una cordata vicina ad un colosso nel settore dei pneumatici che, lo scorso anno, aveva addirittura inviato propri emissari ad osservare dall’interno l’intera area.
Asta di aprile decisiva?
Ecco così che la prossima asta – la settima – che la curatela fallimentare dovrebbe indire intorno ai primi di aprile potrebbe davvero risultare decisiva. Si ripartirà da un prezzo base minore degli otto milioni di euro fissati per la sesta gara competitiva andata a vuoto. Le sensazioni, questa volta, sembrano essere però davvero diverse: l’impressione, infatti, è che il bene possa essere finalmente aggiudicato. A Pelligra o ad un altro gruppo? Lo si scoprirà soltanto prossimamente.
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