Il Catania ha dato una grande sterzata al campionato con la vittoria al Massimino contro la Salernitana. Un’importante iniezione di fiducia in vista dell’altro big match in programma domenica 26, sempre in casa, contro l’altra capolista del girone C di Serie C, il Benevento. Ma questi sono giorni caldi in casa rossazzurra anche per le vicende extracampo. Il club di Ross Pelligra sta giocando un’altra partita, quella che riguarda Torre del Grifo. L’acquisto del centro sportivo è di vitale importanza per il prosieguo del progetto, ma quando tutto sembrava nelle mani della società dell’Elefante, una cordata di imprenditori ha deciso di farsi sotto, sfidando l’imprenditore italo-australiano.
Torre del Grifo, le date decisive
Oltre alla manifestazione d’interesse presentata dal Catania Fc nei mesi scorsi, si è aggiunta una proposta avanzata negli ultimi giorni da una nuova società, Aurora srl, che ha puntato la vecchia casa del club etneo prima del fallimento. Il duello ha dato inizio, lo scorso 16 ottobre, all’asta per l’immobile di via Magenta, che andrà avanti al rialzo per un minimo di 250 mila euro a rilancio, rispetto a quanto offerto dalla controparte, fino alle ore 12 di giovedì 23 ottobre. Per l’esito definitivo bisognerà comunque attendere fino al 30 ottobre, data entro la quale potranno essere presentate offerte migliorative di almeno il 10%. In questo scenario, i curatori potrebbero riaprire discrezionalmente la gara per l’acquisizione di Torre del Grifo.
La cordata che sfida il Catania Fc
Negli ultimi giorni, tra i tifosi rossazzurri e non, c’è grande curiosità ma anche qualche perplessità sulla cordata di imprenditori che ha deciso di farsi avanti per il centro sportivo. Alcuni soggetti che la compongono, in qualche modo, orbitano o hanno fatto parte dell’universo Catania e delle attività del Pelligra Group. Tra i protagonisti della cordata c’è Vincenzo Rappa, imprenditore palermitano già coinvolto in passato con il presidente del club etneo per l’albergo Perla Ionica di Acireale. La collaborazione è poi naufragata e da allora i rapporti si sono interrotti. Altro imprenditore presente è Francesco Russo Morosoli, a capo di Funivie dell’Etna, major sponsor del Catania Calcio. L’accordo tra le parti non proseguirà nel 2026. Tra i componenti di questa società figura anche Carmelo Stivala, ex responsabile degli steward allo stadio Angelo Massimino, i cui rapporti con il Catania Fc si sono interrotti da quando la gestione della sicurezza è stata internalizzata dal club. Anche Gaetano Vecchio (presidente di Confindustria Sicilia) viene indicato come vicino alla cordata della quale fanno parte Andrea Spina, titolare di Aurora Srl che in passato ha gestito anche la struttura ricettiva di Torre del Grifo e Giorgia Bartolini, proprietaria di un noto negozio a Catania.
L’asse Australia-Catania
Il Catania Fc ha mostrato finora un forte interesse per Torre del Grifo. Ross Pelligra rivendica investimenti sul territorio per oltre 30 milioni, non solo nel calcio ma anche in progetti sociali, come la pallavolo e iniziative per ragazzi con disabilità e ricorda la vittoria del bando per Termini Imerese. Il presidente rossazzurro vuole continuare a investire nella società e nel territorio, ma per farlo dovrà compiere uno sforzo economico fino a pochi giorni fa non preventivato, per alzare l’offerta e battere la concorrenza. Soldi in più non previsti e che potrebbero avere riflessi al ribasso sul budget per il calciomercato di gennaio. Su questo fronte, secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, quest’oggi il patron degli etnei ha avuto una nuova conference call con il suo team di lavoro catanese. Gli incontri proseguiranno anche nelle giornate di mercoledì 22 e giovedì 23 ottobre. Ross Pelligra insiste e detta la linea: Torre del Grifo deve tornare al Catania.

