Doveva essere una notte di festa, invece si è trasformata in un dramma. Simona Cinà, giovane pallavolista, è stata trovata morta nella piscina di una villa affittata per una festa di laurea a Bagheria, nel Palermitano. L’incidente è avvenuto intorno alle 4 del mattino, quando gran parte degli invitati aveva già lasciato il party e chi restava stava iniziando a ripulire l’area.
Al momento non ci sono indagati per la morte della ragazza. I carabinieri intervenuti sul posto non hanno sequestrato la villa. Le circostanze dell’accaduto restano ancora poco chiare e sono oggetto di indagine.
Le ipotesi: un malore improvviso?
Secondo una delle prime ricostruzioni, Simona era in bikini e stava facendo un bagno in piscina. Una delle ipotesi al vaglio degli investigatori è quella di un malore improvviso, forse accentuato da condizioni esterne o personali da verificare. Resta però un interrogativo inquietante: com’è possibile che nessuno si sia accorto che la ragazza non si muoveva più in acqua?
L’autopsia: domani l’incarico ufficiale
Domani sarà un momento cruciale per le indagini. La Procura di Palermo, che coordina l’inchiesta, affiderà l’incarico per l’autopsia che verrà eseguita all’ospedale Policlinico nel reparto di medicina legale. L’esame autoptico sarà fondamentale per accertare le cause esatte del decesso e capire se vi siano elementi che possano escludere o confermare l’ipotesi del malore.

