Ecco chi potrebbe entrare nella squadra di governo. E conquistare la presidenza del consiglio.
Catania si prepara alla nuova amministrazione che, salvo sorprese, dovrebbe guidare la città per i prossimi 5 anni.
Trantino è sindaco: si attende la Giunta
In attesa dell’insediamento ufficiale del nuovo primo cittadino, Enrico Trentino, che con probabilità avverrà all’inizio della prossima settimana, e in attesa dell’insediamento ufficiale del consiglio comunale, atteso tra un mese circa, è la composizione della Giunta comunale sotto i riflettori della stampa e dei cittadini. Curiosi di capire chi completerà la squadra di governo già presentata dal candidato Trantino in campagna elettorale e che conta gli ex colleghi di Giunta Sergio Parisi, in quota FdI, e Alessandro Porto per il Mpa, il coordinatore regionale di Forza Italia, Marcello Caruso, il leghista di Prima l’Italia Andrea Guzzardi e l’avvocato Alessandro Chisari, in quota Dc.
Vicesindaco: Forza Italia in pole
Nomi che corrispondono alle liste che hanno sostenuto Trantino nella corsa a Palazzo degli elefanti e che rappresentano la metà della Giunta: gli altri posti dovrebbero essere assegnati in base alle percentuali ottenute dai vari partiti. Compresa la vicesindacatura che, secondo rumors sempre più insistenti, dovrebbe andare a Forza Italia, seconda formazione politica al netto del risultato delle due liste di Raffaele Lombardo. Gli azzurri, forti del 13% dei consensi, sarebbero dunque in pole per ottenere l’ambita poltrona che potrebbe andare a Massimo Pesce. L’ex esponente della giunta Stancanelli potrebbe dunque rientrare a Palazzo degli elefanti da vice di Trantino. “Ne stiamo discutendo – ammette il coordinatore provinciale, Marco Falcone – e ci piacerebbe senz’altro la vicesindacatura anche se ancora la discussione è aperta”.
Un assessore ciascuno per Mpa e Lega
Agli azzurri spetterebbe poi un altro posto in Giunta, oltre a quello assegnato a Caruso che, però, non è escluso faccia un passo indietro a favore del consigliere più votato tra i berluscones, Giovanni Petralia. La seconda poltrona potrebbe essere occupata Salvo Tomarchio, ex candidato sindaco di Aci Bonaccorsi e primo dei non eletti all’Ars nell’ultima tornata elettorale.
In Giunta dovrebbe entrare poi anche un nuovo assessore in quota MpA che, con il 17% ottenuto dalle due liste, può vantare questa richiesta. Un nome che si aggiungerebbe a quello di Alessandro Porto. Chi sarà però ancora non è dato saperlo così come se sarà prelevato dalle liste, magari premiando il primo dei non eletti, o dal mondo autonomista.
Scenario identico in casa Lega dove, all’assessore Guzzardi dovrebbe essere affiancato un altro nome: che potrebbe venire dall’aula. Voci di corridoio parlano, infatti, di un possibile ingresso di Giuseppe Gelsomino, rieletto in Consiglio, o di Giuseppe Musumeci, sammartiniani d.o.c., anche se c’è chi pensa che la scelta possa ricadere su personalità più vicine al vicepremier Salvini.
FdI: sarà Lombardo la donna in Giunta?
Resterebbero da assegnare poi i posti in Giunta in quota Fratelli d’Italia, il partito del sindaco che si è attestato al 15%, nonché in quota Trantino stesso: la lista con il nome del candidato ha ottenuto infatti oltre l’8%. C’è chi sussurra che, ad affiancare Sergio Parisi tra i meloniani di governo possa essere Viviana Lombardo. Ex assessora dell’ultima ora di Pogliese, potrebbe ricoprire la quota rosa della squadra di Trantino. Ma non è escluso un ritorno di un altro ex assessore: Andrea Barresi, tra i nomi più votati del Consiglio.
In ultimo, la Dc di Cuffaro: ai democristiani probabilmente non andranno altre poltrone ma non è escluso che l’avvocato Chisari possa fare un passo indietro a favore di qualcun altro.
La presidenza del consiglio
Infine, resta la partita della presidenza del Consiglio comunale: il consigliere più votato tra i partiti di maggioranza è Daniele Bottino, ma la presidenza difficilmente andrà allo stesso partito del sindaco. È molto più probabile invece che venga assegnata, ancora una volta, agli autonomisti che potrebbero indicare nuovamente il nome dell’ultimo presidente del Consiglio uscente, Sebastiano Anastasia, anche lui ricco di una dote di voti non indifferente, ma soprattutto di grande esperienza all’interno del consiglio e apprezzato dai colleghi”.