Trapani, duecento anziani rischiano di perdere l’assistenza - QdS

Trapani, duecento anziani rischiano di perdere l’assistenza

Vincenza Grimaudo

Trapani, duecento anziani rischiano di perdere l’assistenza

martedì 26 Novembre 2019

Inghippo legato all’errata interpretazione della l. r. 22/86 che ne stabilisce i requisiti. Circa 20 strutture potrebbero chiudere perché non adeguate a circolare Regione

TRAPANI – Rischiano di dover chiudere i battenti una ventina di comunità alloggio per anziani nel territorio trapanese.

L’intoppo sarebbe di tipo normativo nonostante in realtà stiamo parlando di una legge abbastanza vecchia. Cosa è successo? Evidentemente nel tempo è stata applicata un’errata interpretazione della stessa norma che regola il settore e ciò ha permesso il proliferare di questo tipo di strutture. Ora però è venuto fuori il caso e proprio per questo motivo esiste il concreto rischio che si debba chiudere.

L’allarme è stato lanciato in questi giorni dal consigliere comunale Massimo Toscano che parla di quasi 200 anziani a rischio di dover uscire fuori e di rimanere quindi senza assistenza o di essere trasferiti chissà dove.

“Il Comune di Trapani – afferma il consigliere Toscano – negli anni scorsi aveva permesso l’iscrizione delle comunità alloggio per anziani all’Albo comunale degli Enti privati di assistenza prevista dall’articolo 27 della legge regionale numero 22/86 in base solo alla legge regionale”.

Pare però che l’inghippo stia nel fatto che da quella legge regionale c’è stata una novità normativa mai applicata. Parliamo di una circolare del 17 febbraio 2003: “Le iscrizioni a cui si fa riferimento – aggiunge l’esponente dell’assise civica – sono avvenute successivamente alla circolare del 2003 che prevedeva un’equiparazione, come requisiti, delle case alloggio per anziani alle residenze sanitarie assistite o alle case di cura e quindi con parametri strutturali più stringenti e restrittivi”.

In poche parole molte delle comunità che avevano aperto i battenti a Trapani sulla base della legge del 1986 non sono adeguate però rispetto alla successiva circolare del 2003.
Le comunità alloggio per anziani sono strutture socio-assistenziale residenziali ed offrono assistenza infermieristica, i pasti, facilitano la fruizione di attività ricreativo-culturali esterne alla struttura e garantiscono assistenza nelle attività quotidiane e di notte in caso di emergenza.

Sono quindi immobili che si differenziano dalle Case di riposo, solo per il numero degli ospiti limitato ad un minimo di sette fino ad un massimo di dodici ospiti a bassa intensità assistenziale.

Le comunità alloggio per anziani tendono ad avere le caratteristiche di un normale appartamento e cercano di ricreare, aiutati dagli oggetti ambientali dell’ospite l’affinità della casa d’origine soprattutto nella propria camera.

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