A Trapani il primo Festival delle identità femminili - QdS

A Trapani il primo Festival delle identità femminili

Pietro Vultaggio

A Trapani il primo Festival delle identità femminili

sabato 11 Settembre 2021

Dedicato alle donne afghane e a tutte quelle private di libertà e diritti. Rachele Minunno, presidente Commissione Pari Opportunità del Comune, al QdS: "Necessario discutere di diritti delle donne"

Ventesimo appuntamento con la pagina dedicata a tutte le donne, contro ogni forma di discriminazione.
Pregiudizi, stereotipi, un mondo del lavoro poco inclusivo e, diciamolo, una società sempre più incattivita. Sono tante le problematiche che affliggono l’universo femminile.

Cosa fare? Certamente combattere facendo crescere la consapevolezza del talento e del valore delle donne, affinchè questi dislivelli siano notati e “corretti”. C’è bisogno di coscienza ed informazione, per questo il Festival delle identità femminili “Ma(d)re Mediterraneo” (dedicato a tutte le donne afghane e a tutte le donne private della libertà e di ogni diritto), promosso dal Comune di Trapani e dalla Biblioteca Fardelliana, assume una rilevanza particolare.

È la prima volta che succede a Trapani: una prima edizione, non sarà l’ultima, che ci prepara ad un grande salto e ad una proiezione di un mondo che sarà.

Il Festival si svolge in sei giornate (partito l’8, proseguirà fino al 12 settembre) in alcuni dei luoghi più suggestivi della città come la Casina delle Palme, il Chiostro di San Domenico e il teatro Di Stefano. Si concluderà il 16 settembre con il monologo di Francesca Reggiani alla Villa Margherita. La sessione ‘Memorie’ è dedicata all’artista trapanese, Carla Accardi, morta a Roma nel 2014.

La nostra pagina dedicata alle donne ed alla parità di genere, non poteva non ospitare il contributo di alcuni dei protagonisti: Rachele Minunno, presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Trapani, che si è soffermata sul significato e gli obiettivi dell’iniziativa: “Il festival nasce per dare vita ad un confronto, con base reale di partenza il punto di vista femminile. L’obiettivo dell’iniziativa e del progetto Trapani è Donna, da cui è nata anche la Commissione, è quello di mettere sullo stesso piano uomini e donne, inteso come Donna protagonista della vita sociale, culturale ed economica della città e non come solitamente si tende a stereotipare nel significato di ‘le donne sono migliori degli uomini’. Inoltre, penso sia affascinante il fatto che sia stato scelto ‘il viaggio’ come tematica del Festival; come ha spiegato il direttore artistico Mariza d’Anna, si tratta di un viaggio spirituale che passa attraverso le parole della musica e della memoria”.

rachele minunno

Cosa è per Lei la parità di genere?

“Il primo termine che mi viene in mente è ‘rispetto’ inteso come inclusione. È importante non lasciare ai margini il lavoro e la potenzialità di ogni donna”.

Cosa significa portare un tema così delicato in una città come Trapani?

“Chiaramente affrontare delle tematiche del genere, con lo scopo di far trapelare il vero messaggio, significa tanto. Trapani è una realtà più evoluta rispetto ad alcuni comuni della Sicilia, ma in ogni caso è una realtà in cui bisogna lavorare tanto. Uno dei prossimi passi sarà quello di dare vita a dei protocolli d’intesa con i comuni vicini, partendo da Erice e Valderice per poi spostarci nell’entroterra siciliano”.

Ci saranno altre iniziative in tal senso?

“Fin da subito si è parlato di prima edizione del festival, questo ha fatto subito intuire la volontà, da parte dell’amministrazione, di proseguire negli anni che seguiranno. Già durante la presentazione dell’iniziativa è stato nominato un tavolo tecnico scientifico per la realizzazione della seconda edizione, si comincerà a lavorare già al termine di questa prima avventura. Come Commissione, non siamo riusciti a far parte pratica della prima edizione per il semplice fatto che il festival e la programmazione sono già in lavorazione da due anni e la Commissione è nata i primi di luglio di quest’anno. Ci saranno anche altre manifestazioni, stiamo elaborando i primi progetti concreti e stiamo portando avanti i vari gruppi tematici: vedremo di mettere in atto l’inclusione di cui tanto si parla. È necessario discuterne, ma agire è l’obiettivo principale. I cittadini devono cominciare a cambiare la loro visione delle cose, stiamo costruendo dei gradini e toccherà poi alle persone decidere se salire con noi o rimanere al piano terra!”.

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