Da un lato l’allarme sulla fine della convenzione per la struttura in funzione nell’ospedale di Mazara del Vallo; dall’altro i 14 anni di rinvii per il via nel nosocomio del capoluogo di provincia
TRAPANI – Due radioterapie, anzi una, forse nessuna. È la sanità trapanese. Quella in funzione è in dotazione all’Ospedale di Mazara del Vallo. Ma rischia grosso. A detta degli operatori del settore – il grido d’allarme è stato lanciato da Antonino Daidone, direttore del reparto di Radioterapia Oncologica, convenzionato con il centro di Medicina Nucleare San Gaetano di Villa Santa Teresa di Bagheria – c’è il rischio di un concreto depotenziamento che, in prospettiva, potrebbe portare alla chiusura.
Il medico, che dirige anche la struttura privata palermitana, va al sodo: “Presto la convenzione scadrà definitivamente e, a fronte dello staff di supporto di Villa Santa Teresa, a oggi composto da circa trenta unità, tra personale medico, infermieristico e di assistenza, arriveranno a sostegno solo tre dirigenti medici dell’Asp. Allo scadere della convenzione la Radioterapia non potrà di certo mantenere standard e percentuali di cure”.
La Radioterapia che non c’è è invece quella dell’Ospedale di Trapani
Ben 14 anni di parole, atti, convegni e proteste: in particolare quelle di un Comitato spontaneo che ha provato e sta provando, in tutti i modi, a sensibilizzare le istituzioni e la politica per mettere la parola fine a tanti viaggi della speranza. Con i malati oncologici della provincia costretti a frequentare le strutture palermitane, e non solo, per potersi curare. Il via libera alla seconda Radioterapia sembrava a portata di mano ma dall’Asp sono arrivare rassicurazioni che finora non hanno rassicurato nessuno. Tanta burocrazia, ma anche tanta politica. E la politica s’è messa in allarme. La posta in palio è altissima ed è inutile negarlo c’è di mezzo anche il consenso elettorale. Si tratta di un argomento strategico e soprattutto delicato. L’ha compreso appieno la commissaria provinciale della Lega Eleonora Lo Curto che è entrata nel merito della vicenda: “Impensabile che tre nuovi medici che probabilmente neppure si conoscono tra loro possano di punto in bianco sostituire il valore di quanto messo in campo da Daidone e dai suoi eccellenti collaboratori”.
“La Radioterapia di Mazara del Vallo – ha aggiunto la dirigente leghista – costituisce un’eccellenza di indiscutibile valore e questo grazie al dottore Antonino Daidone che, insieme alla sua équipe, composta da ben 30 professionisti di elevata e sperimentata competenza, garantisce un elevatissimo standard di prestazioni sanitarie a tutti i malati oncologici della provincia di Trapani”.
Lo Curto arriva così al punto: “Ben venga l’opportunità del potenziamento della struttura di Radioterapia annunciata dal Commissario dell’Asp Vincenzo Spera con le recenti assunzioni di tre radioterapisti e due fisici, vista la necessità purtroppo sempre crescente di patologie oncologiche che necessitano di essere trattate con la radioterapia, ma di sicuro è inimmaginabile che i nuovi assunti possano sostituire una équipe di affiatata e consolidata esperienza come quella del dottore Daidone”.
Si è fatta sentire anche Forza Italia con il suo coordinatore provinciale Toni Scilla, che si è concentrato sulla soluzione tampone che è stata trovata ma che non supera i dubbi sul futuro del servizio: “L’attività di Radioterapia, convenzionata con il Centro di Medicina Nucleare San Gaetano, è stata prorogata al prossimo 30 Giugno, sarebbe scaduta ad aprile. Bene anche la scelta di garantire, in prospettiva, tale attività in house: dal primo febbraio prossimo arriveranno tre radioterapisti, medici specialisti, ed è in itinere la procedura per l’assunzione di tre dirigenti fisici”.
Da qui un’ulteriore garanzia dal rappresentante forzista: “La convenzione con il San Gaetano sarà confermata fino a quando il servizio di Radioterapia incardinato presso l’Ospedale Abele Aiello non sarà nelle condizioni di operare in autonomia organizzativa e gestionale in riferimento sia alle risorse umane sia alle attrezzature tecnologiche”.
Il Pd trapanese ha schierato tre segretari, quello provinciale e sindaco di Salemi, Domenico Venuti, di Mazara del Vallo, Giuseppe Palermo e di Campobello di Mazara, Baldo Stallone: “I timori espressi sul servizio di Radioterapia dell’ospedale Abele Ajello di Mazara del Vallo non possono e non devono cadere inascoltati. La sanità pubblica trapanese va salvaguardata e potenziata. Esempi brillanti come quello di Mazara non possono essere messi a rischio da una politica miope che non guarda al bene del sistema sanitario pubblico”.