Birgi, Ombra “Trasporto aereo subirà cambiamento” - QdS

Birgi, Ombra “Trasporto aereo subirà cambiamento”

Pietro Vultaggio

Birgi, Ombra “Trasporto aereo subirà cambiamento”

giovedì 16 Aprile 2020

Il Presidente Airgest approva scelta Regione di chiedere proroga del bando su continuità territoriale. “Dobbiamo concentrarci su nuove regole, noi saremo un propulsore di proposte”

Airgest, società che gestisce l’aeroporto civile “Vincenzo Florio” di Trapani Birgi, ritiene corretta la richiesta della Regione siciliana ad Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) di prorogare la scadenza del bando attuale. “Lo slittamento è stato da noi auspicato – dichiara Salvatore Ombra, presidente di Airgest – perché crediamo nello sviluppo del territorio trapanese e non vogliamo che questo bando, dopo gli enormi sforzi fatti, possa correre il rischio di vedere deserta la gara per l’affidamento dei collegamenti in continuità territoriale, visto che le compagnie aeree, adesso, sono più concentrate a salvarsi che a partecipare a gare”.

Meglio aspettare, quindi, dal momento che il periodo non consente di osare. “Il trasporto aereo – continua Salvatore Ombra – sta subendo e subirà una profonda trasformazione. Non sappiamo ancora quante compagnie riprenderanno a volare. Quindi, è corretto che ci sia uno slittamento per consentire la più ampia diffusione e partecipazione futura. La nostra stagione, a causa della pandemia che sta paralizzando il mondo, è compromessa ma l’entrata in vigore degli oneri di servizio pubblico, le cosiddette ‘tratte sociali’ o ‘onerate’, verrà posticipata alla stagione invernale 2020-2021”.

Il periodo emergenziale non va, però, di pari passo con la staticità, infatti l’attività dell’aeroporto continua, fa sapere Ombra: “Oltre alle rotte onerate e alle trattative persistenti con Ryanair, le interlocuzioni procedono anche per quanto riguarda la legge 14 della Regione Siciliana, che permette di destinare 9 milioni e 400 mila euro all’aeroporto di Trapani. Ci sono compagnie interessate ma, in un momento in cui non si sa nemmeno quando potremo ripartire, è bene attendere fino a quando non ci sarà chiarezza. Quello che più preme in questo momento – conclude – è sapere chi pagherà i danni del Coronavirus e, come fu per la guerra in Libia, quali saranno gli aiuti a favore degli aeroporti e delle compagnie aeree per la ripartenza. Dobbiamo concentrarci su quali sono gli effetti che la pandemia lascerà sul trasporto e quali saranno le regole che verranno adottate al fine di consentire alla gente di partire. Anche come piccolo aeroporto, saremo propulsore di proposte sul come risalire tutti insieme per tornare, prima alla normalità e poi a crescere”.

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