Nel 2022, per la prima volta, le donazioni di organi hanno superato quota 1.800 in un anno
Nel 2022, per la prima volta, le donazioni di organi hanno superato quota 1.800 in un anno: sono state complessivamente 1.830 (+3,7%), 1.461 da donatori deceduti e 369 da viventi. Alla luce di questi dati, in occasione della Giornata nazionale per la donazione degli organi che si celebra oggi, l’Irccs Ismett-Upmc (Istituto mediterraneo per i trapianti e terapie ad alta specializzazione), lancia una campagna di informazione e sensibilizzazione sulla donazione di organi da vivente, in particolare di rene e fegato.
Con questa iniziativa l’Ismett – l’ospedale nato 25 anni fa da una partnership tra l’Università di Pittsburgh e la Regione Siciliana e che è l’unica struttura a praticare il trapianto di fegato da vivente in Sicilia -vuole sensibilizzare ed educare l’opinione pubblica sulla sicurezza e sull’efficacia della donazione da vivente, opzione da affiancare alla donazione da cadavere. A fine 2022, l’Istituto contava 195 trapianti di fegato da donatore in vita, e 273 trapianti di rene. In genere, la donazione in vita avviene tra consanguinei o persone affettivamente correlate.
Caratterizzata dal claim “Chi dona salva la vita degli altri senza cambiare la propria”, la campagna dà informazioni scientifiche precise e condivide buone pratiche, puntando soprattutto sulla testimonianza diretta di alcuni donatori che con il loro gesto hanno salvato vite umane, dimostrando che la pratica è sicura per il donatore, la cui vita torna alla normalità in poche settimane, e altamente efficace per il ricevente. Attraverso video e immagini, l’Ismett quindi spazio alle storie di persone e pazienti reali, raccolte nel sito dedicato al progetto https://www.ismett.edu/trapianti-da-donatore-vivente. “Stimolare una riflessione attorno al tema e diffondere informazioni corrette sull’espianto di organi da donatore in vita è per noi una priorità e rientra nella visione di Ismett e di tutta la rete Upmc. La campagna nasce proprio con l’obiettivo di dare voce alle persone che hanno donato, per accendere un faro su questa pratica medica, mostrandone la sicurezza e i benefici”, commenta Angelo Luca, direttore dell’Irccs Ismett-Upmc.