Trasparenza nel prezzo di vendita prima e dopo lo sconto - QdS

Trasparenza nel prezzo di vendita prima e dopo lo sconto

redazione

Trasparenza nel prezzo di vendita prima e dopo lo sconto

martedì 31 Dicembre 2019

Saldi al via in Sicilia il 2 gennaio. I consigli antibufala di Federconsumatori. Dal 2014 vige l’obbligo di accettare i pagamenti con pos per cifre superiori a 30 €

PALERMO – La regione Sicilia è quest’anno la prima ad aprire il periodo dei saldi, il 2 gennaio, mentre nella stragrande maggioranza delle altre regioni i saldi partiranno il 5 gennaio. Ma tra SMS, telefonate ed email ai clienti, vendite a saldo e pre-saldi con sconti anche sino al 40%, la verità è che i saldi sono iniziati già da tempo. D’altronde la normativa regionale li ha praticamente liberalizzati: basta solo non pubblicizzarli prima dell’avvio ufficiale.

Il problema è che con il proliferare delle offerte e degli sconti è sempre più difficile isolare i commercianti che fanno i furbi. Federconsumatori Sicilia, per questo, ha aggiornato il suo decalogo di consigli per affrontare i saldi invernali senza rischiare di essere raggirati.

1. Non fermarsi mai davanti alla prima vetrina, confrontare i prezzi e, in ogni caso, orientarsi verso beni o prodotti che servono veramente.

2. Diffidare dalle vetrine tappezzate dai manifesti (che non consentono di vedere la merce) o che reclamizzano sconti eccessivi, pari o superiori al 60%.

3. I saldi possono non interessare necessariamente tutta la merce del negozio. Quella a saldo, però, deve essere tenuta separata e ben individuabile rispetto a quella a prezzo pieno.

4. Attenzione alla presenza delle etichette: quella di origine permette di risalire al produttore, quella di contenuto garantisce la composizione del prodotto, quella di manutenzione informa sulle modalità di lavaggio per evitare rischi.

5. Occhio al cartellino del prezzo! Su ogni prodotto deve essere indicato, obbligatoriamente ed in modo chiaro e leggibile, il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto.

6. Non esiste l’obbligo di far provare i capi. Il nostro consiglio è, comunque, quello di diffidare dall’acquisto di capi di abbigliamento che non si possono provare.

7. Da giugno 2014 i commercianti hanno l’obbligo di accettare il pagamento con carte di credito o bancomat tramite POS per cifre superiori a 30 euro.

8. Conservare sempre lo scontrino quale prova di acquisto. Sarà prezioso in caso di merce fallata o non “conforme”, in quanto obbliga il commerciante alla sostituzione o al rimborso di quanto pagato.

9. Per gli acquisti online è consigliabile acquistare presso siti conosciuti e prestare molta attenzione alle condizioni di vendita: condizioni di pagamento, modalità e costo di spedizione, modalità e costo del reso.

10. Problemi o “bufale” devono essere subito denunciati ai vigili urbani, all’ufficio comunale per il commercio o rivolgendosi presso le sedi territoriali di Federconsumatori Sicilia.

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