Trasporti, Caronte & Tourist appalta costruzione nuove navi - QdS

Trasporti, Caronte & Tourist appalta costruzione nuove navi

redazione

Trasporti, Caronte & Tourist appalta costruzione nuove navi

venerdì 15 Novembre 2019

Il presidente Vincenzo Franza, "Si tratta della prima volta negli ultimi vent'anni di storia del servizio pubblico marittimo locale che una nuova nave entra in servizio. Ci aspettiamo passi in avanti dalla politica e dalla burocrazia"

“Avevamo da tempo in corso contatti con diversi cantieri. Adesso siamo alla stretta finale, nel senso che abbiamo deciso di appaltare la costruzione della prima delle due nuove navi che metteremo in linea nei collegamenti a corto raggio con le isole. E’ la prima volta negli ultimi vent’anni di storia del servizio pubblico marittimo locale che una nuova nave entra in servizio”.

L’annuncio è di Vincenzo Franza, presidente di Caronte & Tourist Isole Minori Spa, la società costituita per gestire navi e personale della Siremar acquisita tre anni fa, nel corso di un incontro sui trasporti con le isole minori.

La Siremar dispone in atto di una flotta di 11 navi, impegnate a collegare 14 isole utilizzando 21 scali. Si tratta soprattutto di linee a corto raggio ma la compagnia collega anche Napoli, Pantelleria, Lampedusa: 400mila i passeggeri trasportati ogni anno; 80mila le auto. 350 i marittimi impegnati (35 gli amministrativi).

“Ricostruire, potenziare, rilanciare – ha detto Franza – sono le tre direttrici lungo le quali ci siamo mossi. Abbiamo avviato un dialogo con lo Stato e la Regione perché non possiamo più permetterci sovrapposizioni, duplicazioni o inutile concorrenza. I soldi pubblici – insomma – devono essere spesi meglio. Noi siamo qui a fare la nostra parte. Pensiamo di arrivare a scadenza di Convenzione con una flotta rinnovata per l’80% e con una organizzazione efficientata anche nella prospettiva di proporre tariffe più favorevoli per i passeggeri”.

“Noi andiamo avanti – aggiunge il Presidente di Caronte & Tourist – ma certo ci aspettiamo passi in avanti anche dai nostri interlocutori nella politica e nella burocrazia. Perché è indubbio – tanto per fare un esempio – che esista anche un problema di interconnessione tra navi, treni e bus che noi da soli non possiamo risolvere”.

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