Tre carabinieri sono a rischio processo a Roma accusati di aver detto il falso nell’ambito del processo sui depistaggi sul caso Cucchi
Tre carabinieri sono a rischio processo a Roma accusati di aver detto il falso nell’ambito del processo sui depistaggi sul caso Cucchi. La Procura di Roma ha chiuso le indagini nei confronti di Maurizio Bertolino, all’epoca dei fatti maresciallo presso la stazione di Tor Sapienza, Fortunato Prospero, capitano e comandante della sezione infortunistica e polizia giudiziaria presso il nucleo Radio Mobile di Roma e il suo collega Giuseppe Perri, all’epoca dei fatti maresciallo. Le accuse sono a vario titolo depistaggio e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.
Depistaggio Cucchi, le accuse e l’udienza
In particolare secondo il pm Giovanni Musarò, gli indagati avrebbero ‘’ostacolato’’ e ‘’sviato’’ le indagini con diverse dichiarazioni false, anche durante il procedimento. L’udienza preliminare è stata fissata per il 21 dicembre. Parti offese sono il ministero della Giustizia, il padre e la sorella di Cucchi, Ilaria, oltre ad agenti della polizia penitenziaria e al carabiniere Riccardo Casamassima, che con le sue dichiarazioni aveva contribuito alla riapertura dell’inchiesta sulla morte di Stefano Cucchi.