La tredicesima “scoppia” a dicembre 2022. E’ in arrivo la mensilità aggiuntiva, ma non è tempo di gioire. Si perché gran parte dell’importo destinato a lavoratori, del settore pubblico e privato, sarà utilizzata per pagare le bollette di luce e gas, la rata del mutuo, il saldo dell’Imu della seconda abitazione. Il resto, o meglio quello che rimane della tredicesima 2022, verrà utilizzata per i consumi natalizi.
A tal proposito, la stima di Confcommercio rivela che “i consumi derivanti solo da 13esime si riducono in termini reali, ai minimi da 15 anni a 1.532 euro a famiglia“. Nel 2008, gli italiani avevano a disposizione 1.810 euro”.
Ma cos’è la tredicesima, quando arriva? E a chi spetta? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Un po’ di storia. La tredicesima, venne introdotta in Italia nel 1937, attraverso l’articolo 13 del CCNL stipulato il 5 agosto di quell’anno dal governo Mussolini: all’inizio veniva erogata unicamente agli addetti del comparto industriale.
Il Decreto n. 1070 del Presidente della Repubblica, nel 1960, estese la tredicesima a tutti i lavoratori.
La tredicesima, in estrema sintesi, è una mensilità aggiuntiva della retribuzione mensile. Viene pagata dai datori di lavoro ai propri dipendenti e dall’Inps ai pensionati.
La mensilità aggiuntiva da erogare ogni anno, rientra negli obblighi normativi che i datori di lavoro devono necessariamente assolvere. In termini più semplice, possiamo affermare che la tredicesima costituisce un diritto dei lavoratori dipendenti: pubblici e privati.
In un certo senso può essere considerata una retribuzione differita: viene accumulata mese per mese dal diretto interessato, che la riceve in un’unica soluzione.
La tredicesima è un diritto anche dei lavoratori con un contratto a tempo determinato. Qualsiasi lavoratore dipendente, che abbia sottoscritto un contratto di lavoro subordinato, ha diritto a ricevere la tredicesima.
Lo stesso diritto spetta anche alle colf, alle badanti, ai pensionati, indipendentemente dall’ammontare dei cedolini mensili. Hanno diritto a ricevere questa mensilità aggiuntiva anche quanti percepiscono un assegno sociale o la pensione di invalidità.
In estrema sintesi, hanno diritto a ricevere la tredicesima:
Al contrario, invece, non ne hanno diritto:
La quattordicesima è un’altra cosa
Non deve essere confusa con la quattordicesima mensilità, che non è obbligatoria per legge, ed è prevista solo e soltanto da alcuni contratti collettivi di lavoro. Ma soprattutto viene calcolata in maniera diversa rispetto alla tredicesima. In questo articolo troverete tutte le informazioni utili sulla quattordicesima 2022, a chi spetta e quando arriva.
Tornando alla tredicesima, avendo compreso cosa è e chi la riceve. Adesso è tempo di scoprire quando si riceve. Generalmente la tredicesima viene erogata nel corso del mese di dicembre. In alcuni casi, se questo lo prevede il rispettivo CCNL, può essere pagata mensilmente a rate.
Nel corso dell’anno, e per ogni mese il lavoratore dipendente accantona un dodicesimo della mensilità aggiuntiva.
A voler essere sinceri, a livello normativo il calcolo è più complesso, perché il lavoratore matura questo diritto se, nel corso del mese, ha fornito la propria prestazione per almeno quindici giorni. I periodi di ferie non inficiano sulla maturazione della tredicesima.
Il conteggio di quanto si ha diritto è molto semplice. È sufficiente moltiplicare lo stipendio lordo mensile per il numero dei mesi lavorati. La somma dovrà essere divisa per dodici.
Nel calcolo della tredicesima, oltre allo stipendio lordo, devono essere aggiunte ulteriori variabili, come ad esempio gli scatti di anzianità, le indennità di contingenza o il trattamento contrattuale di vacanza e altro ancora.
Per tutti i lavoratori del settore pubblico, il pagamento della tredicesima mensilità è regolato dal Decreto legge 350/2001 che stabilisce l’accredito della somma aggiuntiva nella prima metà del mese di dicembre, nello specifico:
In ogni caso il pagamento della tredicesima deve avvenire entro il mese di dicembre e il datore di lavoro avrà comunque l’obbligo di versare la tredicesima entro 40 giorni.
I primi a ricevere la tredicesima sono i pensionati in quanto l’INPS eroga la somma aggiuntiva il primo giorno del mese di dicembre, per chi vorrà ritirare il denaro presso le Poste Italiane questo sarà disponibile nel giorno previsto per il pagamento in base all’iniziale del proprio cognome.
Le tredicesime di dipendenti e pensionati, al netto delle imposte, aumentano quest’anno a 47,3 miliardi di euro, in ragione della nuova occupazione, dell’ingresso di nuovi pensionati (con maggiori contributi) e della minore Irpef, tuttavia “i consumi derivanti solo da 13esime si riducono in termini reali, ai minimi da 15 anni a 1.532 euro a famiglia”.
E’ la stima dell’Ufficio studi Confcommercio in un’analisi su tredicesime e consumi di Natale, presentata oggi, che mette a confronto le varie cifre nel corso degli anni quando nel 2008 gli italiani avevano a disposizione 1.810 euro“.
Il volume corrente delle tredicesime, dunque, va decurtato a causa delle spese Ici, Imu, Tasi, tasse automobilistiche, canone Rai. L’impatto dell’aumento dei costi dell’energia + 6 miliardi di euro solo nel mese di dicembre per le famiglie.