Stabilito nella sentenza sul giudizio avviato dopo la denuncia di una ex militare che, a seguito di vaccinazioni obbligatorie somministratele in servizio negli anni Novanta, ha contratto una patologia
I ratei di indennizzo, sia mensili che bimestrali, corrisposti ai militari danneggiati da vaccini vanno adeguati correttamente al tasso d’inflazione programmata. Lo ha stabilito il Tribunale di Catania nella sentenza sul giudizio avviato dopo la denuncia di una ex militare che, a seguito di vaccinazioni obbligatorie somministratele in servizio negli anni Novanta, ha contratto una grave patologia.
La donna, assistita dall’avvocato Silvio Vignera, aveva ottenuto dal ministero della Salute il riconoscimento degli indennizzi previsti dallo Stato per il suo caso clinico e cioè una pensione vitalizia, che non veniva però erogata con gli adeguamenti di legge, come gli aumenti dell’Istat, nonostante fossero stati richiesti.
Il giudizio è stato avviato nell’ottobre del 2017 davanti al Tribunale di Catania, che ha emesso una sentenza con la quale riconosce il diritto all’adeguamento anche delle pensioni ex Legge 229 dei militari, o ex militari, danneggiati da vaccino. La sentenza ha condannato il ministero della Salute a corrispondere ai due coniugi 150.000 come arretrati e ad adeguare, in base allo stesso tasso d’inflazione programmata, anche i ratei futuri degli indennizzi.