Truffa a due sorelle anziane a Ragusa - QdS

Anziane e sole, anziane truffate da un uomo per anni: scatta maxi sequestro a Ragusa

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Anziane e sole, anziane truffate da un uomo per anni: scatta maxi sequestro a Ragusa

Redazione  |
venerdì 27 Ottobre 2023

Il destinatario del provvedimento avrebbe raggirato le due donne - sole e con un patrimonio ingente - e si sarebbe fatto nominare unico erede.

I finanzieri del comando provinciale di Ragusa hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo nei confronti di un uomo, residente nella provincia, per il reato di circonvenzione di persone incapaci: sarebbe l’autore di una truffa ai danni di due sorelle anziane.

Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ragusa, su richiesta della locale Procura della Repubblica, sulla base degli elementi raccolti dai militari del gruppo al termine di un’attività d’indagine delegata dalla medesima autorità giudiziaria.

Truffa a due sorelle anziane a Ragusa

L’uomo, nel periodo compreso tra il 2018 e il 2022, avendo ottenuto il pieno controllo delle finanze di due anziane sorelle, attraverso la co-intestazione dei conti correnti, avrebbe prelevato continuamente denaro ed effettuato ricariche su carte prepagate a lui intestate. In più, sarebbe riuscito a farsi nominare unico erede.

Il raggiro si sarebbe compiuto anche grazie allo stato di isolamento in cui era riuscito a indurre le vittime, gravate da diverse patologie, nubili, senza prole né parenti prossimi.

Alla morte delle due sorelle, l’indagato ha acquisito la proprietà dell’intero e ingente patrimonio appartenuto alle stesse, costituito da titoli azionari, terreni e fabbricati, oltre ai contanti ancora disponibili sui conti correnti.

L’indagine e il provvedimento

L’attività di indagine ha avuto il suo epilogo con l’esecuzione del provvedimento a firma del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ragusa, che ha disposto il sequestro preventivo di somme per 342.000 euro e di tutti i beni mobili (azioni) e immobili (terreni e fabbricati) provenienti dalle successioni ereditarie per un valore stimato in oltre 630.000 euro.

L’attività svolta testimonia il costante impegno profuso dalla Guardia di Finanza a salvaguardia degli interessi economico-finanziari, in stretta sinergia con l’autorità giudiziaria, per il ripristino della legalità. Le ipotesi investigative sono state formulate nel rispetto del principio della presunzione d’innocenza delle persone sottoposte a indagini e la responsabilità dell’indagato sarà definitivamente accertata solo in caso di sentenza irrevocabile di condanna.

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