Turismo all’aria aperta, attese positive per l’estate - QdS

Turismo all’aria aperta, attese positive per l’estate

redazione

Turismo all’aria aperta, attese positive per l’estate

sabato 04 Maggio 2024

Si prevedono 56,5 milioni di viaggiatori tra i mesi di giugno e settembre

ROMA – Il settore del turismo all’aria aperta attende una stagione 2024 molto positiva. Questo quanto emerge dalla nuova edizione dell’Osservatorio del Turismo Outdoor, realizzato da Human Company assieme a Thrends, che prevede 56,5 milioni di presenze per i mesi estivi da giugno a settembre.

Queste performance, si legge nel rapporto, saranno trainate in buona parte dall’arrivo dei turisti stranieri che con oltre 30 milioni di presenze faranno registrare il miglior dato dal 2017. Con questa previsione di volumi legati alla stagione estiva 2024 del turismo outdoor si prospettano in linea con quelli della scorsa estate (il numero di presenze si è attestato sui 56,3 milioni) ed in aumento dell’1% rispetto al periodo pre-pandemico (55,9 registrato nel 2019).

Questa previsione positiva, si sottolinea, è sostenuta anche da una crescita dell’occupazione on-the-book registrata dagli operatori turistici (outdoor e trade) ed istituzionali, i quali evidenziano dati molto promettenti per l’estate: a marzo 2024 circa un quinto delle strutture ricettive presentava già un’occupazione tra il 61% e l’80%.

Il mercato estero, come emerge dalle previsioni dell’Osservatorio, sarà sempre più determinante nella stagione in arrivo: si registrerà infatti la migliore performance dal 2017, con una stima di 30 milioni di presenze (53% del totale).

Questo conferma la forte attrattività delle bellezze naturali, culturali e artistiche del Belpaese sui viaggiatori stranieri (soprattutto provenienti da mercati europei chiave per l’open air come l’area Dach e Benelux). Più specificatamente, gli operatori trade vedono la Germania come il Paese di provenienza maggiormente in crescita, seguito dall’Olanda e dalla Danimarca.

Il mercato italiano, che costituirà il restante 47%, sarà pressoché allineato con gli anni passati, ma leggermente calante rispetto ai valori del 2021 e sotto i valori media pre-2020.

A incidere su questo vi è sicuramente il ritorno dei viaggi long-haul e nei Paesi mediterranei, il calo del potere di spesa e la revisione del budget di vacanza, con una ricalibrazione delle destinazioni ed una variazione del numero delle notti.

In particolare, sarà il Nord-Est l’area geografica trainante in termini di performance (25,1 milioni le presenze stimate) specialmente per i turisti nord-europei i quali la considerano particolarmente attrattiva per l’offerta di alto livello e la vicinanza geografica; le altre aree d’Italia saranno invece più stabili con i risultati passati o in leggero calo.

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