Turismo, in crescita le presenze in aree protette Federparchi: “Italia ha ruolo da protagonista” - QdS

Turismo, in crescita le presenze in aree protette Federparchi: “Italia ha ruolo da protagonista”

redazione

Turismo, in crescita le presenze in aree protette Federparchi: “Italia ha ruolo da protagonista”

sabato 07 Settembre 2024

Il presidente Luca Santini: “Dopo la pandemia la natura sta venendo via via riscoperta come meta di interesse”

ROMA – Dai picchi più alti d’Europa con le loro vette sempre coperte di bianco, ai mari cristallini delle spiagge sarde e siciliane, l’Italia è il primo paese in Europa per biodiversità. I dati Ispra parlano chiaro: il Bel Paese detiene il primato per il maggior numero di specie animali e vegetali presenti: 1.300 tipi di piante e 10.000 di animali sono endemiche.

Parchi nazionali tra le mete preferite dai turisti

La sola fauna italiana – marina, terrestre e d’acqua dolce – è stimata complessivamente in oltre 60 mila specie. E una delle mete preferite dai turisti sul territorio nazionale sono i parchi nazionali, soprattutto per chi è alla ricerca di un turismo sostenibile e “slow”, che valorizzi il patrimonio naturale che l’Italia ha da offrire.

“Negli ultimi anni dopo la pandemia abbiamo notato, nelle interlocuzioni con i territori delle aree protette e gli enti gestori, un incremento di richiesta di fruizione delle aree protette. Sono numeri confortanti che si traducono in presenze massicce” afferma all’Adnkronos il presidente di Federparchi, Luca Santini.

Prima della pandemia si registravano annualmente circa 27 milioni di presenze turistiche nei parchi. Una filiera dal valore di oltre 5 miliardi di euro e capace di generare più di 100 mila posti di lavoro, improntata all’eco sostenibilità e alla necessità di trovare il giusto equilibrio tra la conservazione delle bellezze naturali e le esigenze delle comunità locali.

La fine del Covid ha creato un nuovo paradigma. Dopo mesi chiusi tra le mura di casa, gli italiani hanno riscoperto i benefici dello stare all’aperto. Che sia a cavallo, in bicicletta o a piedi la natura sta venendo via via riscoperta come meta di interesse e a farla da protagonisti sono parchi nazionali, regionali e aree protette.

E il 2024 non ha fatto altro che confermare il trend degli ultimi anni. Nonostante una leggera flessione ad agosto, maggio e giugno sono stati mesi in crescita secondo quanto riferisce Federparchi – la federazione italiana dei parchi e delle riserve naturali – all’Adnkronos. Ottime aspettative anche per i mesi di settembre e ottobre che vedranno l’arrivo di migliaia di turisti dal Nord Europa.

“Le aree protette hanno iniziato a fare attività di promozione turistica anche fuori dai periodi tradizionali, utilizzando tutte e quattro le stagioni – prosegue Santini -. Nel mio parco (il parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna che occupa uno spazio a cavallo tra le province di Forlì-Cesena, Arezzo e Firenze) siamo partiti con una promozione che vuole coinvolgere il visitatore tutto l’anno”.

Dal calmo e rilassato “Autunno slow”, all’inverno passato tra “Neve e natura”. Per i più avventurosi invece la proposta è quella di “Primavera wild”, per chi ama il trekking e la natura a 360° gradi c’è invece “Estate con noi”. “Abbiamo investito su una promozione turistica rivolta ad un target che ricerca gli aspetti naturalistici tutto l’anno”. Una mossa che ha pagato: “In dieci anni siamo passati dai 180mila visitatori del 2013 ai 500 mila del 2023, con una crescita costante” sottolinea il presidente di Federparchi.

L’Italia ha un ruolo da protagonista per quanto riguarda il turismo sostenibile dei parchi naturalistici, come conferma anche il primato nel numero di certificazioni Cets, un sistema volontario di certificazione promosso da Europarc federation finalizzato alla diffusione delle sostenibilità turistica nei parchi naturali. “L’attenzione dei turisti per il nostro mondo fa sì che si possiamo iniziare a considerarci fautori della conservazione naturalistica e uno degli autori principali per quanto riguarda il Pil derivato dal turismo”.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017