Da Est a Ovest, alla scoperta della Sicilia - QdS

Da Est a Ovest, alla scoperta della Sicilia

Chiara Spampinato

Da Est a Ovest, alla scoperta della Sicilia

sabato 28 Maggio 2022

Le gelide Gole dell’Alcantara, Cefalù tra storia e mare, Erice, un borgo da scoprire

Le gelide Gole dell’Alcantara

Tra i comuni di Castiglione di Sicilia e Motta di Camastra si snodano le Gole dell’Alcantara, note anche come Gole di Larderia, ai margini della catena montuosa dei monti Peloritani.

Il fiume Alcantara scorre tra la pietra lavica creando queste gole alte sino 25 metri e larghe da 2 a 5 metri. Oggi fanno parte del Parco Fluviale dell’Alcantara e percorrono circa quattrocento chilometri, annoverate tra le meraviglie geologiche italiane. Qui ritroviamo una natura selvaggia tutta da scoprire, simboleggiata dalle bellissime libellule blu e rosse che svolazzano liberamente. Si possono poi ammirare le antiche colate laviche che hanno lasciato spazio alle pareti vulcaniche e rimanere ammaliati dalle innumerevoli e incantevoli cascate.

Per accedere al Parco, la via più comune è costituita dalle scale comunali, 240 gradini che conducono all’ingresso delle Gole. Ma qualche decina di metri prima della scalinata esiste anche un ascensore. Le Gole sono visitabili a piedi ed è possibile, per giungere più in profondità, avventurarsi con un tour di body rafting. La temperatura dell’acqua è davvero gelida, circa 8 gradi, ed è possibile affittare degli stivaloni fin sopra le ginocchia per evitare disagi.

Le Gole hanno inizio presso la rigogliosa cittadina di Randazzo e terminano nella località costiera di Giardini Naxos, dove il fiume si ricongiunge al mar Mediterraneo. Ideali per una nuova generazione di viaggiatori che hanno voglia di una full immersion nella vera cultura rurale siciliana.

Cefalù tra storia e mare

Cefalù è tra le località balneari più importanti della Sicilia settentrionale, famosa per le sue spiagge dalle incantevoli acque cristalline. È un’antica cittadina normanna dominata da una prestigiosa rocca, tanto famosa da essere chiamata solo “la Rocca”. Ai fenici era nota come promontorio di Ercole, una grande rupe calcarea.

Il paese è un caratteristico borgo di pescatori dal sapore romantico e dal sottofondo storico. Dalla Rocca, che è alta più di 270 metri, si gode di un panorama strepitoso e indimenticabile, come indimenticabili potrebbero rivelarsi i numerosissimi gradini dell’interminabile scala dei Saraceni per giungere in cima. Chi si cimenta in questo sforzo è viene però ricompensato dal belvedere e dai resti del Tempio di Diana, un edificio megalitico risalente al IX sec. a.C. che era forse inizialmente adibito al culto antico dell’acqua e poi assunse un ruolo prettamente difensivo.

Famoso anche il Duomo di Cefalù, una perla di architettura arabo-normanna paragonabile alla cappella Palatina. Fu eretto per volere di Ruggero II D’Altavilla, che sfuggito a una tempesta lo fece costruire là dove toccò il suolo sano e salvo.

Cefalù, che fa parte del Parco delle Madonie, è annoverata tra i borghi più belli d’Italia e rientra all’interno dell’itinerario arabo-normanno, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

Erice, un borgo da scoprire

Situato a circa 15 chilometri da Trapani, l’antico borgo medievale di Erice si erge dall’alto dei suoi 750 metri sul livello del mare, offrendo un panorama mozzafiato sul Golfo di Trapani e le isole Egadi da un lato e Valderice e la campagna circostante dall’altro.

Un borgo unico, con la sua atmosfera medievale, ricco di storia, perduta tra miti, leggende e molteplici dominazioni. Le sue viuzze sono un labirinto: antichi cortili, piazze e chiese tutte incastonate tra salite e discese. Durante l’estate, da Trapani una caratteristica funivia la rende facilmente accessibile in soli dieci minuti per un tuffo nel passato in una cittadina fuori dal tempo.

Tra i simboli di Erice spicca il Castello di Venere, arroccato su di un altissimo strapiombo da cui si poteva controllare tutta la costa. Immancabile, per ogni turista, una passeggiata lungo la cinta muraria che serviva a difendere la città. Una muraglia che raggiuge alti livelli di ingegneria. Altri luoghi degni di nota sono il Palazzo Municipale, sede del Museo civico, e il Quartiere spagnolo, che ospita oggi il Museo dei vecchi mestieri. Oggi Erice è anche “Città della scienza per la pace” in quanto sede del prestigioso Centro di cultura scientifica Ettore Majorana.

Naturalmente, come Sicilia vuole, anche il palato di ogni visitatore non potrà che godere di arancini, pani cunzatu e dei tipici dolcetti chiamati Genovesi di Erice, un’esplosione di crema pasticcera.

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