Ne è convinto Renato Murabito, presidente della sezione Servizi sanitari di Confindustria Catania. Pacchetti vacanza che includano anche i servizi sanitari. L'esempio dei dializzati
Renato Murabito, presidente della sezione Servizi sanitari di Confindustria Catania, è in carica dallo scorso maggio e vuole usare il suo mandato per una priorità precisa: il turismo sanitario.
“È qualcosa a cui nessuno fin’ora ha pensato”, dice. “Un progetto importante, per noi siciliani in generale e catanesi in particolare, che vuole coniugare le attività delle strutture sanitarie con quella delle strutture turistiche. Abbiamo un territorio meraviglioso e realtà sanitarie private con livelli di qualità che non hanno nulla da invidiare ad altre regioni. Coniugando l’attività delle due si può veramente fare qualcosa di importante”, afferma il presidente Murabito. L’idea dunque è di offrire servizi sanitari a chi ne ha bisogno e al contempo fargli fare una bella vita da turista in Sicilia.
L’esempio che fa Murabito riguarda i dializzati. Già alcuni anni fa, ha aiutato alcuni di loro a trascorrere una vacanza serena in Sicilia.
“Esiste in Italia un’associazione di dializzati a cui ho organizzato l’attività sanitaria, ma è necessario anche occupare il tempo libero di queste persone”, afferma Murabito. L’idea è quindi quella di creare dei pacchetti vacanza che includano anche i servizi sanitari di cui la gente ha bisogno, mettendo insieme necessità e divertimento. Un progetto che Murabito vorrebbe attivare per tutto l’anno, grazie alla presenza del sole per tantissimi giorni e che vorrebbe favorire soprattutto i piccoli centri, come quelli termali.
“I vecchietti che muoiono di freddo chiusi in casa potrebbero venire qui al sole”, aggiunge. Il presidente ha già oranizzazto la parte sanitaria del progetto e dal prossimo settembre si impegna per trasformare la fantasia in realtà. “Abbiamo le piccole strutture termali in crisi, ma riattivabili a costi ragionevoli, che possono appresentare una meta ideale. È su questo che voglio scommettermi e spero di riuscirci”.