Turismo, Sicilia sigla un accordo con il tour operator cinese Ctrip - QdS

Turismo, Sicilia sigla un accordo con il tour operator cinese Ctrip

Turismo, Sicilia sigla un accordo con il tour operator cinese Ctrip

mercoledì 07 Agosto 2019

È stata firmata ieri a Palermo l’intesa con Sicindustria e Confcommercio Sicilia. Si tratta della più grande agenzia di viaggi online dell’Asia e vanta circa 150 milioni di clienti

PALERMO – Avvicinare la Sicilia e la Cina, per fare dell’isola una delle mete principali del turismo cinese. È questo l’obiettivo dell’accordo siglato ieri a Palermo, nella sede dell’assessorato regionale al Turismo, tra Sicindustria, Confcommercio Sicilia e Ctrip, la più grande agenzia di viaggi online dell’Asia.

Circa 88 miliardi di fatturato, circa 150milioni di clienti, e un potenziale immenso di viaggiatori di alta qualità che potrebbero scegliere la Sicilia come loro meta di vacanze.

“La Cina rappresenta una grande opportunità – ha detto, a margine della firma dell’accordo, il sottosegretario al Mise Michele Geraci
Il governo ha fatto la sua parte nel facilitare la nascita di accordi, adesso la palla passa agli amici siciliani che devono farsi trovare pronti. Noi ci siamo occupati della curva della domanda, voi occupatevi della curva dell’offerta”.

“Oggi è un giorno eccezionale – ha sottolineato il presidente di Sicindustria Alessandro Albanese – perché ci misuriamo con uno dei principali tour operator del mondo. 88miliardi di fatturato muovono un numero eccezionale di viaggiatori cinesi e da parte nostra c’è tutta l’intenzione di vincere questa scommessa che non è solo di business ma di scambi culturali e di integrazione”.

Un accordo che parte dal turismo ma che, come sottolinea Albanese, coinvolge anche il settore enogastronomico e che “può rappresentare la svolta” per l’isola. Ctrip si impegna infatti ad allocare le sue piattaforme online e le connessioni con i media per promuovere destinazioni turistiche siciliane al mercato cinese di alto profilo: spa, stazioni balneari, percorsi enogastronomici ma anche itinerari d’arte e di storia – come il parco archeologico di Segesta e la Valle dei templi di Agrigento – , percorsi naturali (sciare sull’Etna e le immersioni a Ustica) e anche eventi come il festivale del cinema di Taormina e il Carnevale di Acireale.

“Nell’ultimo anno – afferma Albanese – le stime ci dicono che in Sicilia ci sono state circa il 500% di presenze cinesi in più, ma siamo ancora indietro rispetto al resto d’Italia. Parliamo di circa 30mila turisti l’anno, contro i 3 milioni in Italia. Il nostro obiettivo è di arrivare a 300-400mila”. Un turismo di qualità, quello cinese, con una spesa a persona di circa 4/5mila euro, di cui circa il 40% in shopping.

“Il fatto che Ctrip abbia scelto la Sicilia per sviluppare il suo business è per noi motivo di grande orgoglio – evidenzia il presidente di Confcommercio Sicilia Francesco Picarella – ma è anche una grande opportunità per le aziende siciliane. Loro sono alla ricerca di strutture all’interno della Sicilia da proporre sul loro mercato e da qui può partire una virtuosa collaborazione determinante per il futuro delle aziende turistiche siciliane”.
“Dopo la visita del presidente cinese Xi Jinping, in Cina sono uscite tante notizia sulla Sicilia e sono tanti i cinesi che vogliono venire a conoscere questa terra – ha detto il responsabile marketing di Ctrip a margine della firma dell’accordo -. Non vediamo l’ora di iniziare questa collaborazione e speriamo di portare tanti cinesi in Sicilia e fargli sperimentare tutto quello che questa bellissima regione ha da offrire”.

Presente ieri alla firma del protocollo d’intesa, anche l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao: “Dopo la visita e gli incontri di qualche mese fa con il presidente della Cina Xi, si sono aperte per la Sicilia ampie e straordinarie opportunità che hanno già visto importanti sviluppi e che trovano oggi un’ulteriore, concreta possibilità di evoluzione nel turismo. Compito delle istituzioni, statali e regionali, è quello di accompagnare il percorso di collaborazione tra Ctrip e la Sicilia e questo intendiamo fare con il presidente Nello Musumeci e l’assessore al Turismo Manlio Messina”.
“Rispetto al passato la Sicilia è più pronta ad accogliere le proposte dei tour operator e dalle imprese cinesi”, ha aggiunto Armao.

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