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Ucraina in Ue e Nato? Una “boiata pazzesca”

Ucraina in Ue e Nato? Una “boiata pazzesca”
VOLODYMYR ZELENSKY PRESIDENTE UCRAINA

Sulla base dei trattati, il Paese dell’Est Europa non ha le carte in regola per l’adesione. Intanto la pace resta lontana

KIEV – Il fiume Dnepr che “taglia” in due l’Ucraina sembra quasi rappresentare la catastrofe geopolitica e sociale che si sta consumando ormai da tre anni nei territori di Kiev, oltre alle sue storiche divisioni interne. A Ovest un’Ucraina che guarda verso Bruxelles, immaginando un futuro all’interno dell’Europa unita e un approdo sicuro sotto lo scudo atlantico della Nato. A Est un’Ucraina che non ha mai fatto del tutto i conti con i vecchi fantasmi sovietici, con una ferita nucleare che non si è mai completamente rimarginata e, più recentemente, con un’occupazione militare russa che ogni giorno continua a dilaniare vite e speranze.

Il dibattito sul possibile insediamento dell’Ucraina nelle due organizzazioni, tuttavia, non nasce in concomitanza con lo scoppio del conflitto con Mosca, ma ha radici ben più lontane nel tempo. Ma andiamo per ordine. Già a partire dalla prima metà degli anni 2000 i rapporti tra Unione europea e Ucraina si sono articolati sulla prospettiva di una futura integrazione del Paese in chiave economica e politica.

Nel novembre 2014 le due parti hanno compiuto un passo significativo verso l’avvicinamento, attraverso la sottoscrizione dell’accordo di associazione politica ed economica…

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