Il segretario provinciale Eugenio Tumbarello presenta la “road map” del sindacato. Disoccupazione al 23%, occupazione al 38,4%. “La nostra provincia può fare di più”
TRAPANI – Parola d’ordine, sistema! È la nuova frontiera del sindacato trapanese. Da qui una piattaforma programmatica e tanti incontri. Con i sindaci del territorio, soprattutto.
Il segretario provinciale della Uil Eugenio Tumbarello delinea la strategia: “La nostra è una provincia che può dare di più. Gli incontri che si stanno susseguendo con i sindaci sono proficui per i temi che stiamo trattando, interessanti perché mettono a nudo alcune carenze strutturali di sistema, utili perché ci permettono di fare una sintesi e di suggerire provvedimenti e strategie che possano essere, non solo di utilità per il territorio amministrato dal singolo primo cittadino, ma di utilità per l’intera provincia”.
Ed ancora: “Affrontare queste tematiche, inoltre, vuole essere un modo da parte di Cgil, Cisl e Uil di essere al servizio di un territorio che ha tantissime potenzialità e che, invece, spesso e volentieri, le spreca non riuscendo a dare il meglio in una logica complessiva”. Progetti e soluzioni sono costruiti sui numeri. “Gli ultimi dati sulla disoccupazione in provincia, raccolti dall’Istat, ci dicono – sottolinea Tumbarello – che nel 2018 le persone senza un impiego, dai 15 anni in su, sono il 23,6 per cento. Se vogliamo capire meglio questo dato, però, dobbiamo anche guardare al tasso di occupazione, questo è al 38,4 per cento. La conclusione è presto detta. Tante persone, nel nostro territorio, che non hanno occupazione, nemmeno la cercano”.
L’intesa di sistema che propone il sindacato ha una sua road map. “Se cresce la capacità d’azione propulsiva dell’economia ovviamente si rimette in moto l’edilizia che parte anche con gli investimenti pubblici e privati. L’agricoltura, poi, merita un’attenzione nuova, ad essa devono essere riferiti nuovi metodi di realizzazione. L’artigianato ha bisogno di schemi nuovi, di nuove strategie”.
C’è poi il jolly da giocare: quello del turismo. Tumbarello taglia corto: “Non può essere un turismo per caso, ma deve essere programmato”. Ha già uno strumento in campo: l’aeroporto di Birgi. Anche in questo caso il segretario della Uil va al punto: “Birgi ha bisogno di più voli e a buon prezzo. è ovvio che da soli non si va da nessuna parte, ed è altrettanto ovvio che le alleanze con gli aeroporti di Palermo e di Catania, e soprattutto con Palermo, per la vicinanza territoriale, siano da guardare con interesse. E oserei dire, realisticamente, con necessità”. Dagli aeroporti ai porti, il passo è breve: “Il mare è una grande opportunità per la Sicilia e per il nostro territorio. Occorre pertanto rafforzare i porti che ci sono, ma anche creare nuove infrastrutture di settore”.