È molto più di un racconto di guerra: è un inno alla forza dello spirito umano e un tributo alla memoria
TRAPPETO (PA) – È in programma venerdì, nell’ambito della rassegna letteraria “Di libri e pensieri” che quest’anno ha quale focus principale il tema “Resistenze”, la presentazione di “In marcia per la libertà”. Autrice dell’opera, edita da Bonfirraro, è la palermitana Daniela Scimeca, laureata e plurispecializzata è insegnante di Lettere nei licei.
Vincitrice del primo Premio di Giornalismo “D. Arrigo” a 21 anni, ha collaborato con quotidiani locali e con la rivista didattico-pedagogica Biblìon, scrive su alcune riviste online, è autrice di satira, costume e recensioni teatrali. Il libro, il cui emblematico sottotitolo è “Storia vera di un soldato tra prigionia e speranza”, racconta le vicende di Giuseppe, un uomo semplice, senza vocazione al comando, ma con un cuore saldo e un coraggio che emerge solo nei momenti più bui. Deportato in Grecia dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, attraversa fame, gelo, angherie e marce forzate, privato di tutto tranne che della dignità. Intorno a lui, un’umanità spogliata, abbattuta, ma mai del tutto vinta. Dall’altra parte del mare, sua moglie lo aspetta, stringendo tra le mani le sue lettere come fossero preghiere.
Si tratta, insomma, della storia di tanti uomini dimenticati dalla grande Storia, di internati militari italiani ridotti a forza lavoro, abbandonati da uno Stato che non seppe difenderli, ma capaci di resistere con fierezza. Daniela Scimeca recupera con affetto e precisione la vicenda del nonno, restituendo vita a una vicenda familiare che diventa emblema di migliaia di esistenze spezzate. Con una scrittura limpida e partecipata, l’autrice ricompone la memoria orale di due nonni sopravvissuti alla Seconda guerra mondiale: lui prigioniero in Europa, lei a Palermo sotto le bombe. Questa non è un’indagine storica né un esperimento letterario: è un atto d’amore. È molto più di un racconto di guerra: è un inno alla forza dello spirito umano, un tributo alla memoria e una riflessione sull’importanza di non dimenticare.