Il nuovo anno accademico è ormai alle porte e sono tanti gli studenti universitari – tra cui numerosi siciliani – alla ricerca di una stanza dove alloggiare. Anche quest’anno, così come accaduto nei mesi immediatamente successivi alla crisi pandemica, molti giovani dovranno fare i conti con i rincari dei prezzi degli affitti.
Università e caro affitti, rincari alle stelle nei grossi centri
Secondo un rapporto di Immobiliare.it Insights, società del gruppo di Immobiliare.it, in città come Milano, Bologna e Roma i prezzi degli affitti per le singole continuano a mantenersi ancora su prezzi elevati.
Nel caso del capoluogo lombardo, uno studente è costretto a sborsare mediamente una cifra di 626 euro per potersi permettere una stanza. Nella città emiliana, invece, è necessario mettere sul piatto 482 euro, mentre nella Capitale bisogna mettere da parte una cifra media di 463 euro.
Università, in Sicilia prezzi calmierati
In Sicilia, in attesa dei possibili incrementi previsti a settembre 2023, la tendenza sembra essere differente. Al momento, infatti, dando uno sguardo ai principali portali immobiliari, nelle città dell’Isola i prezzi continuano a essere inferiori rispetto a quelli posti in vetrina nei Comuni del Centro e del Nord Italia.
Affittare una camera a Palermo, a poca distanza dall’Università, costa intorno ai 200-230 euro. A Catania, altra città universitaria in Sicilia, i costi da affrontare per una singola in centro sono più o meno in linea con quelli osservati nel capoluogo isolano.
Caltanissetta la città più vantaggiosa
Stessa situazione anche a Ragusa ed Enna, con costi ancora contenuti. Nella città di Messina i prezzi oscillano sempre sui 200 euro, ma è comunque possibile riuscire a cogliere delle occasioni a cifre minori.
A Caltanissetta, invece, i prezzi per una singola sono ancora più convenienti, con una media di 160-170 euro mensili di canone. In questo senso, il capoluogo nisseno si conferma tra le città della Sicilia meno salate per quanto riguarda gli affitti.
Università, in Sicilia boom di stanze condivise
Ma in Sicilia ad andare per la maggiore non sono soltanto le singole. Per venire incontro al boom dei prezzi registrato in epoca post-pandemica, i proprietari degli appartamenti stanno sperimentando soluzioni maggiormente accessibili per gli studenti.
In città come Catania e Palermo, infatti, si sta diffondendo sempre più la tendenza della stanza in condivisione. Una forma che, secondo le ultime stime, avrebbe già fatto crescere le richieste di alloggio in affitto del 50% in più rispetto a un anno fa.
In alcuni casi, come a Palermo, i costi riescono a essere particolarmente accessibili e al di sotto del “muro” dei 200 euro. Tra i vari annunci è possibile individuare opportunità a canoni compresi tra i 130 e i 150 euro. Ai piedi dell’Etna una stanza condivisa oscilla tra i 150 e i 160 euro.

