Inizia oggi a New York il processo ai danni dell’ex presidente Donald Trump, che risulta imputato per aver pagato in nero, durante la campagna elettorale del 2016, la pornostar Stormy Daniels, all’anagrafe Stephany Clifford, per comprare il suo silenzio su una relazione avuta in passato. In questi ultimi giorni i legali hanno cercato in ogni modo di far slittare la data del processo dopo le elezioni Usa 2024 del prossimo 5 novembre, senza però ottenere risultati.
Oggi si parte dunque con la selezione della giuria. Per la prima volta un ex presidente degli Stati Uniti compare in un aula per un processo penale. Per il momento questo risulta essere l’unico procedimento che potenzialmente potrebbe vedere una sentenza definitiva prima di Usa 2024.
Donald Trump per legge dovrà comparire ogni giorno in aula per le prossime sei/otto settimane (questa è la durata stimata del processo) e in questi giorni dovrà rispondere a 34 capi d’accusa. Per l’occasione la città di New York è letteralmente blindata. La polizia intorno al tribunale di Manhattan ha introdotto numerosi dispositivi di sicurezza tra transenne e droni. Sono infatti previste manifestazioni pro e contro l’ex presidente.
“Quando entrerò in quell’aula, so che avrò dietro di me l’amore di 200 milioni di americani e che lotterò per la libertà di 325 milioni di americani”, Queste le parole dell’ex presidente Trump sul suo social Truth prima di entrare al tribunale a Manhattan. Il tycoon ha anche definito questo processo come un “attacco all’America” e una “persecuzione politica”, ribadendo che “non è mai successo niente di simile prima”.
Intanto il giudice del processo Juan M.Merchan ha già fissato le regole per trovare 12 giurati imparziali a New York. Il criterio di selezione sarà abbastanza rigido vista l’importanza mediatica dell’imputato. Altri grandi protagonisti di questo processo sono Alvin Bragg, procuratore distrettuale, e i due testimoni chiave, che Trump ha definito “due sacchi di spazzatura”: cioè, il suo ex avvocato Michael Cohen, già condannato e detenuto per reati commessi al suo servizio e pure radiato dall’albo e la pornostar Stormy Daniels.
Nonostante il giudice Merchan abbia imposto al magnate una sorta di bavaglio sui termini da utilizzare nell’ambito di questo processo, Trump non sembrerebbe disposto a limitare il suo linguaggio minaccioso nei confronti del giudice, degli inquirenti, dei giurati e dei testimoni. L’intenzione dell’ex presidente sarebbe quella di dare spettacolo e cavalcare il vittimismo, in modo da ottenere consensi dal punto di vista elettorale.
Oltre a quello di New York gli altri procedimenti avviati contro l’ex presidente sono i seguenti:
Nessuno dei processi sopracitati ha una data di avvio certa per via delle azioni di rinvio da parte dei legali di Trump. L’unico processo ad avere avuto da oggi il via è quello di New York e nel caso in cui Trump dovesse risultare colpevole, ogni capo di imputazione prevede una pena massima di quattro anni. Secondo la Costituzione americana il magnate potrebbe continuare a correre per la Casa Bianca alle prossime elezioni anche dal carcere, ma fino ad una sentenza definitiva queste sono soltanto delle possibili prospettive.
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