Usa, Jill, la siculoamericana arrivata alla Casa Bianca - QdS

Usa, Jill, la siculoamericana arrivata alla Casa Bianca

Pietro Crisafulli

Usa, Jill, la siculoamericana arrivata alla Casa Bianca

giovedì 21 Gennaio 2021

Non appena si finirà di parlare di abiti, si scoprirà che la nuova first lady, la cui famiglia è originaria del villaggio di Gesso, nel Messinese, ha una parte importantissima nella politica di Biden. Ed è una "Philly girl"

Per il momento i grandi giornali del mondo – anche quelli economici, solitamente austeri – sembrano concentrati sulla confezione più che sulla sostanza: gli abiti. Ed esaltano quella Melania Trump regina del fashion ma che è stata una delle first lady meno apprezzate della storia americana.

Ma ci sarà il momento in cui si baderà più alla sostanza e allora ci si renderà conto di quanto sia importante il ruolo della siculoamericana Jill Tracy Jacobs nella politica del nuovo presidente americano Joe Biden.

Basterebbe analizzare le foto del giorno dell’insediamento per rendersi conto del legame fortissimo, quasi una simbiosi, tra i due: salgono le scale mano nella mano, si abbracciano, si baciano. E sorridono, sorridono, sorridono.

Niente a che vedere con i letti separati e i musi lunghi della coppia Trump.

“Sarà un presidente per tutte le nostre famiglie”, è stato il primo tweet di Jill.

Qualcosa è cambiato non solo nella Casa Bianca, ma, più in generale, in quell’America ancora shoccata dall’apparizione dei “patrioti” di Capitol Hill.

Jill, quasi settant’anni ma portati benissimo, ha finora insegnato inglese in un community college in Virginia. E ha continuato a lavorare anche quando il marito era diventato il vice di Barak Obama.
Jill ha due lauree, un dottorato e una volontà di ferro. Ha sposato Biden, vedovo – la prima moglie era morta in un incidente stradale – nel 1977 a New York e da lui ha avuto una figlia, Ashley.

Tornando alle immagini dell’insediamento, una, in particolare, colpisce, per il suo valore simbolico, che non può essere casuale: Joe Biden che giura sulla Costituzione americana.

E a reggere il libro è lei.

“Sono una Philly girl” aveva detto nella fase finale della campagna elettorale. Non perché fosse realmente di Philadelphia, ma perché in quella città si tenne, nel 1787, la seconda convenzione americana per riscrivere la Costituzione.

In quell’occasione aveva sottolineato anche di essere orgogliosa “di far parte della comunità italoamericana della Pennsylvania

Jill Jacobs. O Giacoppo, l’originario cognome del bisnonno Placido, nato a Gesso, un villaggio del Messinese, ed emigrato in America dalla Sicilia con la moglie e i quattro figli: Antonio, Natalina e Giovanna, rispettivamente di 11, 8 e 5 anni, e il più piccolo, Domenico, di appena un anno e mezzo. Che sarebbe diventato il nonno di Jill.

E il nove novembre scorso la “cugina” Caterina Giacoppo, 64 anni, nonostante fossero separati da otto gradi di parentela, aveva invitato la novella first lady e il marito, già eletto presidente, a trascorrere qualche giorno nella sua casa di Gesso, dicendosi pronta a cucinare per loro le sue specialità: pasta al forno, polpette con il sugo e braciolettine arrostite.

La notizia finì addirittura su Forbes, che la diffuse in tutto il mondo.

Gesso è un piccolo borgo sulle colline messinesi oggi spopolato dall’emigrazione, dove esiste un Museo dei peloritani che racchiude tante tradizioni siciliane.

E la storia delle radici della famiglia Jacobs è custodita proprio nel Museo, fondato dall’etnomusicologo Mario Sarica, che ha esposto due documenti sulla partenza dall’Italia e sull’arrivo in America della famiglia Giacoppo.

“Si imbarcarono a Napoli – ha raccontato – il 19 maggio del 1900 sulla nave Patria e arrivarono dieci giorni dopo a Ellis Island, l’isola davanti New York dove venivano registrati gli immigrati. Tra di loro c’era anche Domenico, il nonno di Jill, dal quale nascerà Donald, che è il padre della signora Biden”.

“Il documento identificativo di Domenico è molto importante – ha spiegato Sarica – ed è una testimonianza storica di una storia di emigrazione degli abitanti di Gesso che è originale. Prima andarono a colonizzare Edmonton nel New Jersey riproponendo il loro modello di vita rurale per poi emanciparsi e integrarsi con la comunità americana”.

All’invito della cugina Caterina si era unito, in novembre, anche il sindaco di Messina Cateno De Luca, ansioso di far conoscere alla first lady siculoamericana “le tradizioni culturali, culinarie e artistiche della sua terra d’origine”.

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