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Vacanze in Sicilia, alla scoperta dei “laghetti” di Cavagrande

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Vacanze in Sicilia, alla scoperta dei “laghetti” di Cavagrande

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martedì 06 Luglio 2021

Selvaggia e silenziosa, la Cavagrande del Cassibile è il paradiso del trekking, meta di picnic per giovani e famiglie. E’ l’alternativa al mare della Sicilia Orientale. Cosa vedere e come raggiungerla

Chi dice che in Sicilia non esistono alternative al mare, si sbaglia. Esiste un luogo, nella Sicilia Orientale, in cui è possibile fare un tuffo in piscine naturali di acqua limpida e cristallina immerse in nella natura incontaminata. Stiamo parlando dei “laghetti” della Riserva naturale orientata Cavagrande del Cassibile, e si trova tra Siracusa ed Avola.

Panorami mozzafiato nella sommità e sul fondo, una valle scavata da un fiume che
ha creato un canyon. E’ il paradiso del trekking ed è un luogo
incantevole da visitare, almeno una volta, per chi viene in vacanza
in Sicilia
, nel siracusano.

CAVAGRANDE, IL CANYON DELLA SICILIA ORIENTALE

Cavagrande è una delle riserve più belle della Sicilia
Orientale. È vasta oltre 2700 ettari in cui scorre il fiume Cassibile,
l’antico Kacyparis greco, che nel corso dei millenni ha creato una serie di
profondi canyon lunghi dieci chilometri. Un paradiso naturale circondato da
imponenti pareti rocciose, che in alcuni punti sono alti fino a 300
metri. Per chi è amante delle arrampicate, e si trova in vacanza in
Sicilia, è il luogo perfetto. La Riserva naturale orientata Cavagrande
del Cassibile è ricca di rilevanze paesaggistiche, antropologiche,
idrogeologiche, archeologiche e speleologiche
. Nel fondovalle, si è creato
un complesso sistema di piccole cascate e invasi naturali localmente detti “uruvi”
con acque fresche e limpide, tra cui i più suggestivi sono raggiungibili dal
belvedere di Avola Antica.

I “LAGHETTI DI AVOLA”, COSA VEDERE E COME RAGGIUNGERLI

I “laghetti di Avola”, così soprannominati dai
siciliani, sono un piccolo paradiso naturalistico per gli appassionati
di trekking e di escursioni. E non solo. Molti sono gruppi di
giovani e famiglie che organizzano delle gite o picnic, godendosi una giornata
alternativa al mare
, in Sicilia.

Sono numerosi i sentieri che portano in questo angolo
di paradiso. Oltre dieci i percorsi possibili per addentrarsi nella riserva di
Cavagrande, nel siracusano. Al momento sono solo tre quelli consigliati.

Scala Cruci“, è il percorso più conosciuto
ed è adatto a tutti. Si raggiungono subito i “laghetti”, e qui è possibile
stazionare tutto il giorno.

Il sentiero Prisa-Carrubella” è uno dei
tre percorsi alternativi per scoprire Cavagrande. In questo percorso si possono
osservare i  laghetti da un punto di
vista diverso e può essere percorsa da chi non vuole subito rilassarsi e farsi
un tuffo in acqua.

La “Scala di Mastra Ronna” è un itinerario
più impervio ma si raggiunge il fondo del canyon percorrendo una antica
“mulattiera”, cioè una strada naturale destinata agli animali da soma.

“Prisa-Carrubella” e “Mastra Ronna” sono percorribili ai
sensi del regolamento dell’ente gestore, Azienda Foreste Demaniali Regione
Siciliana. “Scala Cruci” e “Carrubbella” sono raggiungibili tramite la strada
provinciale n° 4 Avola-Manghisi, mentre il “Mastra Ronna” è
raggiungibile dalla Strada Provinciale n° 73 Canicattini – Cugni – Stallaini –
Cassibile.

Il fondovalle si raggiunge in circa trenta minuti, a
piedi
. Si possono percorrere anche alcuni chilometri verso la sorgente,
seguendo il sentiero a mezzacosta, che si incrocia a metà percorso verso la
discesa, e arrivando in contrada Prisa, dove si trova l’invaso con le acque
usate per una centrale elettrica.

Nell’area del Cavagrande del Cassibile sono presenti importanti
stesti archeologici
. Almeno una visita è d’obbligo alla Grotta dei
Briganti
, luogo dove i briganti siciliani si rifugiavano a fine ‘800, e la
necropoli preistorica del Cassibile. Ci sono due villaggi rupestri, quello
settentrionale che si nota subito appena ci si affaccia dal belvedere, e quello
meridionale, quasi di fronte. Il primo dei due risale ai secoli XI-X a.C., ed è
possibile scoprire centinaia di tombe e ipogei paleocristiani scavati nelle
pareti.

CURIOSITÀ E CONSIGLI AI VISITATORI

L’ingresso alla Riserva di Cavagrande è gratuito,
il consiglio è di scegliere con il consiglio è di risalire intorno alle ore
17.30
. Vi ricordiamo di seguire solo gli itinerari consigliati ed approvati
dal corpo forestale.

I “laghetti di Avola” a Siracusa sono stati inseriti nella
classifica “Top 20”
, della tv americana CNN, dei luoghi del mondo
dove vale la pena fare un tuffo.

Si tratta di uno dei posti più suggestivi per fare il bagno
in Sicilia, escludendo il mare. Attenzione però, la temperatura dell’acqua è
molto bassa
. Se da un lato ristora dopo la lunga camminata sotto il sole, l’acqua
gelida può essere un rischio
.

Prima di avventurarvi in questo paradiso naturalistico della
Sicilia Orientale, forse è meglio mettervi in contatto con le guide
escursionistiche locali
per informarsi su eventuali aggiornamenti sul
percorso da intraprendere per raggiungere i laghetti.

Il sentiero nasconde luoghi selvaggi ed incontaminati.
Una esperienza suggestiva per tutti i sensi, fra odori di piante
aromatiche autoctone come salvia, timo, ruta, nepetella, origano. Attenzione però
alle altre piante spontanee che, invece, creano percorsi difficilmente
praticabili
.

Una volta terminata l’incredibile esperienza nei laghetti, si
può ritornare attraverso lo stesso sentiero intrapreso
oppure con un percorso
gradinato nei pressi della diga
. Da qui, è possibile accedere e scoprire
l’insediamento rupestre di Dieri. Lungo questo sentiero si può anche
raggiungere il villaggio rupestre meridionale. Si può anche scendere al
fiume Cassibile, attraverso sentieri non tracciati, ma appena visibili e molto
ripidi. Motivo per cui bisogna essere cauti ed attenti.

Portarsi un costume e un cambio di vestiti. Scarpe
da trekking, anche anfibie
, e una sacca stagna per evitare di
perdere o danneggiare smartphone e oggetti preziosi in una accidentale caduta
in acqua.

COSA FARE NEI DINTORNI DI CAVAGRANDE

La Riserva naturale orientata Cavagrande del Cassibile, e si
trova tra Siracusa ed Avola.

Il nostro consiglio, dopo una rilassante ma faticosa giornata
ai “laghetti” è quello di raggiungere Avola concedersi una cena di pesce
fresco
in uno dei ristoranti che si trova nel lungomare avolese.

Una buona alternativa è rinfrescarsi con una granita o un
gelato del Caffè La Bruna, o provare i dolci tipici siciliani, a
cominciare dal cannolo.

Per i palati più “rustici”, invece, c’è il panino condito da “Veni a Tastari Avola Main Store”, una vera leccornia salata da provare per chi cerca la vera gastronomia siciliana.

Marco Panasia

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