Vaccini, 21,5 milioni gli immunizzati, Astrazeneca in frigo - QdS

Vaccini, 21,5 milioni gli immunizzati, Astrazeneca in frigo

redazione web

Vaccini, 21,5 milioni gli immunizzati, Astrazeneca in frigo

mercoledì 05 Maggio 2021

Già quasi ventidue milioni di vaccini somministrati, sei milioni e mezzo con richiamo, ma continua la psicosi, non suffragata da dati, nei confronti del farmaco anglo-svedese. Soprattutto in Sicilia

Sono state somministrate 21 milioni e cinquecentomila dosi di vaccino contro il Covid-19: 12.257.380 sono state somministrate a donne, e 9.314.631 a uomini. E sono stati 6.516.019 gli italiani che hanno ricevuto la doppia dose e completato il ciclo vaccinale.

Emerge dai dati provenienti da tutte le Regioni e pubblicati sul portale del governo che tiene il conto quotidiano dell’andamento della campagna vaccinale.

Le vaccinazioni, però, sono tornate a scendere ben al di sotto della quota di mezzo milione al giorno e la campagna è rallentata sotto i colpi della psicosi Astrazeneca in alcune regioni.

In Sicilia sono ben 250 mila le dosi del siero di Oxford ancora chiuse nei frigoriferi mentre in un hub a Napoli alcuni sessantenni hanno minacciato i medici, pretendendo di essere immunizzati con Pfizer o Moderna, invece di ricevere il vaccino anglo-svedese.

E questo nonostante sia stato dimostrato come non vi sia una maggiore incidenza di eventi infausti con Astrazeneca.

In tutto il Paese sono oltre due milioni gli shot di Astrazeneca ancora nei congelatori e pronti ad essere utilizzati.

Il Piano però, anche se in ordine sparso nei vari dei territori, va avanti e la struttura del commissario per l’emergenza, Francesco Figliuolo, è al lavoro con le regioni sul protocollo per le vaccinazioni anti Covid nelle grandi aziende.

Le prime dosi in azienda a metà maggio

Secondo una prima stima, la somministrazione – qualche centinaio inizialmente – potrebbe partire nella seconda metà di maggio o alla fine del mese.

L’intesa riguarda l’organizzazione della logistica e le società dovrebbero farsi carico dei costi di inoculazione, in collaborazione con il sistema sanitario.

In Campania vaccinazioni ai ventenni

Nel Paese le somministrazioni proseguono con marce e modalità diverse: in Campania, a Marcianise, sono partite le immunizzazioni anche per centinaia di ventenni, dopo un open day aperto a tutte le fasce di età e che – si annuncia – “visto il successo, sarà ripetuto presto in altre città del Casertano ed in altre province”.

Ma il generale Figliuolo avverte: “la campagna vaccinale continua con focus su anziani e soggetti fragili”, proprio per proseguire sul trend della diminuzione di decessi, ricoveri ordinari e terapie intensive occupate (rispettivamente in calo del 26%, del 34% e del 31% dallo scorso 10 aprile ad oggi).

Il Lazio vaccina i tifosi di calcio

Nel Lazio invece si è pronti a vaccinare i tifosi anche in occasione dei prossimi Europei di calcio, che la città di Roma ospiterà.

Il modello è quello già sperimentato in America dalla Nba, dove una squadra ha immunizzato i propri supporter tra il primo ed il secondo tempo delle partite di basket.

Il nodo medici di base

Nella stessa regione sono in arrivo cinquantamila dosi per soddisfare le richieste dei medici di base, che in una lettera al Commissario lamentano pochi vaccini e scarso coinvolgimento nella campagna vaccinale in tutta Italia.

La criticità principale al momento resta però, in alcuni territori, come la Sicilia, quella di rintracciare e vaccinare gli anziani rimasti proprio a causa della diffidenza dei molti cittadini nei confronti del siero di Astrazeneca.

Sicilia, timori ingiustificati

Un timore “comprensibile ma ingiustificato, a fronte di cinque o sei decessi la cui connessione con il vaccino comunque è stata esclusa”, spiegano i dirigenti sanitari in Sicilia.

In tutta Italia, su un totale di 3.572.061 dosi di shot a disposizione, 2.039.973 sono di Astrazeneca (57,1%): del vaccino dell’azienda anglo-svedese è stato somministrato finora solo il 69% delle dosi consegnate (che sono 6.565.080).

E la settimana prossima cominceranno i richiami per chi è stato vaccinato a metà febbraio.

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