False vaccinazioni alla Fiera di Palermo: arrestati medico e segretaria

Covid, false vaccinazioni alla Fiera di Palermo: arrestati medico in pensione e segretaria

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Covid, false vaccinazioni alla Fiera di Palermo: arrestati medico in pensione e segretaria

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venerdì 27 Maggio 2022

I due indagati si sarebbero resi responsabili di "illecita attività di intermediazione nell'ambito di accordi corruttivi, finalizzati alle false vaccinazioni anti Covid-19"

La Digos della Questura di Palermo nella notte ha dato esecuzione, su delega della Procura della Repubblica di Palermo, ad una Ordinanza applicativa della Misura degli arresti domiciliari per corruzione, falso ideologico e peculato, emessa dal GIP di Palermo nei confronti di una segretaria di uno studio di medicina di base del capoluogo e di un medico in pensione, in relazione a false vaccinazioni contro il Covid-19 presso l’hub  “Fiera del Mediterraneo” di Palermo.

Le indagini

I due indagati si sarebbero resi responsabili di “illecita attività di intermediazione nell’ambito di accordi corruttivi, finalizzati alle false vaccinazioni anti Covid-19, riguardanti diversi soggetti, per i quali, nei mesi scorsi, sono stati fermati e poi sottoposti a misure custodiali una infermiera addetta al citato hub e due commercianti, uno dei quali con ruolo di vertice nell’ambito del locale movimento no vax”, dice la questura. Questa attività di intermediazione, consistita nel favorire ed organizzare, dietro compenso, l’incontro fra l’illecita domanda di mendaci prestazioni sanitarie e la relativa offerta – garantita dall’infermiera dell’hub – avrebbe riguardato anche altri soggetti, tra i quali un pregiudicato.

Fino a 400 euro per vaccinazione

Nello sviluppo dell’attività di indagine, corroborata da intercettazioni telefoniche e video ambientali anche presso la Fiera del Mediterraneo, dall’analisi dei telefoni cellulari sequestrati ad alcuni indagati, da elementi dichiarativi e da attività di osservazione svolta da personale dipendente, è in particolare emerso  che  la segretaria ed il medico in pensione, “si sarebbero resi veri ideatori dell’accordo corruttivo, istigando l’infermiera a simulare le vaccinazioni e percependo i relativi compensi ammontanti fino a 400 euro per ciascuna falsa vaccinazione e dividendo tali somme con la prima”.

Il ruolo dell’infermiera

Nel commettere la condotta, la segretaria si sarebbe peraltro avvantaggiata della sua posizione lavorativa, che “la pone al centro di una vasta rete di contatti, in tal modo dimostrando una peculiare pericolosità”. E’ stato infatti documentato che la donna, in tale veste, avrebbe disinvoltamente redatto anche una certificazione medica mendace in favore di un dipendente pubblico. L’attività investigativa, nei mesi scorsi, ha anche condotto all’esecuzione, su delega della Procura di Palermo, di due misure ai domiciliari emesse dal GIP di Palermo nei confronti di un’altra infermiera, ritenuta responsabile di 49 false vaccinazioni anti Covid-19. “Giova precisare che i destinatari di misura restrittiva, sono, allo stato, indiziati in merito ai reati contestati e che la loro posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza”, dicono dalla questura. 

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