Lo ha reso noto il governatore Nicola Zingaretti, "Vicini all'ottanta per cento dei vaccinati, ma non ci fermiamo". L'esempio virtuoso di conduzione di un territorio senza populismi e con serietà
“Siamo vicini all’80 per cento dei vaccinati nel Lazio e saremo la prima Regione a garantire una vera immunità di gregge ma non ci fermiamo. Dobbiamo continuare a impegnarci per superare questa soglia e tornare a essere liberi”.
Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti nel corso della presentazione dell’iniziativa “Vaccinati e scendiamo in campo” di Polizia, Coni e Regione Lazio.
“Nel Lazio – ha aggiunto l’esponente del Pd – abbiamo il crollo dei decessi e purtroppo oltre il 94% di decessi e ricoveri in terapia intensiva sono di persone che ancora non sono vaccinate: questo ci dice quanto è importante questa campagna e che dobbiamo andare avanti”.
“Oggi nel Lazio – ha spiegato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato – quattro milioni di cittadini hanno completato la vaccinazione: siamo sulla strada giusta e con lo sport vogliamo lanciare un grande messaggio Continuiamo lungo questa strada con serenità e grande determinazione questa è una guerra dura ma alla fine vinceremo noi”.
Il Lazio rappresenta insomma l’esempio virtuoso di conduzione di un territorio con serietà e impegno, senza populismi, anche se, ovviamente, il fenomeno Covid deve essere tenuto ancora sotto controllo.
Il Lazio ieri ha archiviato una giornata con 430 nuovi contagi da coronavirus, mentre i morti sono stati 8. Sono stati fatti 7.419 tamponi molecolari e 12.199 antigenici con un tasso di positività all’1,2%.
A Roma i nuovi casi sono stati 201. Da ieri i guariti sono stati 589.
Le terapie intensive occupate sono 67 nel Lazio.
L’Rt si conferma in calo.
Dall’inizio dell’epidemia i guariti sono 352.645 e i morti 8.532.