Vaccini, prof. Cascio, "Farli anche se si ha paura miocardite" - QdS

Vaccini, prof. Cascio, “Farli anche se si ha paura miocardite”

Vaccini, prof. Cascio, “Farli anche se si ha paura miocardite”

venerdì 08 Ottobre 2021

Lo ha detto il professore Antonio Cascio, direttore dell'unità operativa complessa di malattie infettive del Policlinico di Palermo, tra i relatori al XII congresso regionale della Simit

“La paura della miocardite che può manifestarsi, come evento avverso nei ragazzi a seguito del vaccino c’è, ma, dal punto di vista statistico, facendo un paragone con quanti morti e quanti ricoveri e quanti ragazzi potrebbero finire in terapia intensiva e aggravarsi per causa del Covid-19, conviene assolutamente vaccinarsi”. Lo ha detto il professore Antonio Cascio, direttore dell’unità operativa complessa di malattie infettive del Policlinico di Palermo, tra i relatori al XII congresso regionale della Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali), organizzato a Caltanissetta dal primario di malattie infettive del Sant’Elia Giovanni Mazzola.

“Miocardite non è malattia nuova”

Svezia e Danimarca hanno sospeso il vaccino Moderna tra i giovani sotto i 30 anni proprio per il rischio miocardite. Resta di tutt’altro avviso il professore Cascio. “Ricordiamoci – spiega – che la miocardite non è una malattia nuova, diversi virus possono provocarla compreso il virus Sars Cov-2. E quindi il rischio esiste anche con l’infezione naturale e se tanti ragazzi dovessero contrarla, anche se è una complicanza rara, purtroppo, ci saranno i casi di miocardite da Covid-19. Ma a parte la miocardite da Covid-19, i ragazzi che dovessero infettarsi potrebbero sviluppare tanti sintomi diversi e purtroppo qualcuno di loro potrebbe aggravarsi. Ho tre figli e i miei due figli più grandi che potevano essere vaccinati li ho già vaccinati da tempo. Se con l’infezione naturale da Covid-19 possono insorgere tante complicanze e si può anche morire, la miocardite fortunatamente si tratta con i farmaci antinfiammatori e si guarisce”.

“Stare semplicemente attenti”

Il professore sottolinea che “è stato fatto un bellissimo studio in America in cui si paragona per milioni di ragazze e ragazzi vaccinati quanti hanno avuto complicanze e quante invece, delle persone non vaccinate, a seguito dell’infezione naturale sono finiti in terapia intensiva e sono morti e quindi, vedendo queste differenze, che sono significative, conviene assolutamente vaccinare i ragazzi”.

“Per quanto riguarda la miocardite – continua – i sintomi a cui prestare attenzione sono dolore al torace, affanno ed eventualmente anche la febbre. Bisogna semplicemente stare attenti. Anche io quando ho vaccinato mio figlio ero cosciente che c’era questa possibile complicanza ma l’ho fatto serenamente, coscientemente, perché ripeto, è meglio prendersi una piccola quantità di Rna virale che non una grandissima quantità di Rna virale con l’infezione naturale”.

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