"Vaccino gli causò la poliomelite", risarcito dopo 48 anni - QdS

“Vaccino gli causò la poliomelite”, risarcito dopo 48 anni

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“Vaccino gli causò la poliomelite”, risarcito dopo 48 anni

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mercoledì 06 Aprile 2022

La Corte d’appello di Caltanissetta ha condannato il Ministero della Salute al pagamento dei danni a un giovane di 48 anni.

Nel 1974, quando aveva appena sei mesi, gli è stato somministrato il vaccino di prevenzione per la poliomielite ‘Sabin Opv’. Il vaccino però, invece di prevenire ha fatto l’effetto contrario così, il neonato ha contratto la malattia rimanendo, in maniera permanente paralizzato ad una gamba.

Per tanti anni il giovane rimane senza far nulla fino a quando nel 2014 scopre, tramite organi di stampa, di un caso simile al suo dove la vittima e si era rivolta all’Associazione ‘Atem no profit’, ente che tutela gli epatopatici e i malati danneggiati prestando assistenza e consulenza gratuita.

Nel 2020 il Tribunale di Enna ha accolto la domanda dell’uomo, assistito dall’avvocato Silvio Vignera, riconoscendo “il nesso di causazione” tra la patologia e la somministrazione del vaccino ‘Sabin’ come “risulta già accertato dalla Commissione medico-ospedaliera” che lo aveva sottoposto a visita. La
sentenza ha anche confermato il costante principio riguardante l’epoca dalla quale decorre il termine di prescrizione del diritto, ribadendo che nel 1974 non si conoscevano, nemmeno in ambito sanitario ospedaliero, ancora casi di poliomielite paralitica associata a vaccino come conseguenza dell’antipolio Sabin Opv.

I primi casi sono stati resi pubblici dal Ministero della Salute alla fine degli anni novanta e tra il 1999 e il 2002 le dosi di vaccino Sabin Opv furono sostituite con il Salk Ipv. Nei giorni scorsi, davanti la Corte d’appello di Caltanissetta, il Ministero ha contestato “l’intempesitività della dell’istanza”. I giudici hanno invece accolto la tesi dell’avvocato Silvio Vignera confermando la sentenza del Tribunale di Enna. Il Ministero della Salute dovrà quindi, corrispondere all’uomo il danno subito dalla somministrazione del vaccino, che dovrà essere calcolato stimando anche il risarcimento e la pensione, considerando i decenni di arretrati.

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