Valderice, verso il recupero di Villa Coppola - QdS

Valderice, verso il recupero di Villa Coppola

Valderice, verso il recupero di Villa Coppola

martedì 17 Gennaio 2023


Finanziato con 4 milioni di euro, grazie ai fondi del Pnrr, il progetto di recupero e riqualificazione della storica residenza del Cavaliere Giuseppe Coppola. Il sindaco Stabile al QdS: “Orgogliosi del lavoro svolto”

VALDERICE (TP) – È stato finanziato, con oltre quattro milioni di euro tramite il Pnrr, il progetto di recupero e riqualificazione di Villa Coppola, la storica residenza del Cavaliere Giuseppe Coppola risalente al XVII secolo.
L’edificio, di grande rilevanza storico culturale, fu anche punto d’incontro e riunione prima dello sbarco dei Mille, esistono infatti testimonianze olografe che attestano la presenza dell’Eroe dei due Mondi.

“L’aver saputo intercettare fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (provenienti dall’Unione Europea) ci rende orgogliosi del lavoro svolto e del tanto impegno necessario nel seguire ed attuare tutte le procedure corrette ed, consentitemi di dire, talvolta complesse e farraginose – afferma il sindaco di Valderice Francesco Stabile. Obiettivo che ci porterà a valorizzare un sito che, da anni, versa ormai in stato di abbandono. Questa Villa, che oggi è un bene confiscato alla mafia, verrà consegnata ai cittadini che potranno usufruirne nel modo migliore e ci consentirà di creare, sul nostro territorio comunale, uno spazio polifunzionale per eventi culturali di varia natura, da svolgersi nelle sale conferenze, nell’auditorium e nelle sale mostra che verranno realizzate”.

L’intervento consentirà il recupero dell’edificio mantenendone le caratteristiche costruttive e storiche, dando appunto una diversa destinazione d’uso dell’immobile che, oltre ad avere una sala espositiva e di accoglienza per i cittadini durante le organizzazioni culturali, avrà anche una zona dedicata a biblioteca, pinacoteca ed uffici. Fiore all’occhiello sarà il grande giardino annesso, di tipica forma all’inglese.
“Per il termine ultimo dei lavori sono considerati i tre anni canonici che concede il Piano Nazionale entro i quali bisogna terminare, speriamo di riuscire a chiudere anche prima – dichiara Francesco Stabile al QdS. Siamo orgogliosi del programma presentato perché è stato scelto come progetto pilota dal Ministero per la grande rilevanza storica che ha la struttura, tra gli immobili che hanno dato vita alle riunioni per la costituzione dell’unità d’Italia”.

Infatti Giuseppe Coppola è stato fra i membri più influenti del comitato rivoluzionario trapanese e, nel 1848, aveva guidato insieme con Enrico Fardella l’assalto al castello di terra. In quello stesso anno fu nominato vice-governatore della provincia di Trapani e Maggiore della Guardia Nazionale. Fallita la rivoluzione continuò a cospirare contro il regime borbonico subendo il carcere e il confine a Favignana nel 1856-1857. Liberato dal carcere, allo scoppio dell’insurrezione, nell’aprile del 1860, riorganizzò la resistenza antiborbonica, ma, rientrate le truppe legittimiste, dovette nascondersi e aspettare Garibaldi sulle montagne di Castellammare del Golfo. Durante la battaglia di Calatafimi del 15 maggio 1860, condusse 800 fanti e 25 cavalieri, seguendo poi Garibaldi fino a Palermo.
“Sottolineo anche che siamo stati il primo Comune ammesso in graduatoria – conclude Stabile -, la politica del fare bene è quella che ci appartiene. Per quanto riguarda il bando di affidamento per l’esecuzione dei lavori, invece, la tempistica prevista è di tre mesi, bisogna considerare il lavoro degli uffici tecnici per redigere il documento”.

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