Il sindaco Francesca Draià ha fatto il punto sui lavori in corso e quelli che stanno per partire. Massima priorità alle scuole per garantire la sicurezza degli alunni e quella del personale
VALGUARNERA CAROPEPE (EN) – Riflettori puntati sugli investimenti in lavori pubblici, con l’Amministrazione comunale in prima linea per riversare risorse utili a riqualificare il territorio e le sue strutture e, contestualmente, creare occupazione.
Nei giorni scorsi, il sindaco Francesca Draià ha fatto il punto sui cantieri pronti a partire sul territorio comunale, con particolare riferimento agli istituti scolastici che verranno messi in sicurezza per assicurare la massima incolumità ai giovani fruitori delle strutture e al personale che vi lavora.
“Un milione e trecentomila euro – ha affermato Draià – per la ristrutturazione del plesso della Scuola Mazzini. Per la prima volta un’Amministrazione attenziona questa scuola che viene così ristrutturata e la conclusione dei lavori è prevista per settembre 2021. Ben 3.800.000 euro sono stati invece destinati alla messa in sicurezza e ristrutturazione del plesso della Scuola Pavone, in passato abbandonata e mai curata. In questo caso la fine dei lavori è in programma per febbraio 2022”.
E se, come sottolineato ancora dal vertice dell’Esecutivo comunale, per la Scuola S. Arena il progetto di riqualificazione è pronto per essere presentato, per quanto riguarda la chiesa di San Liborio la consegna dei lavori, pari a 540 mila euro, avverrà entro il prossimo 10 di aprile.
“Potrei continuare – ha affermato il sindaco – ma per il momento mi fermo qui. Questa è la politica del fare: avevamo promesso che in primavera Valguarnera sarebbe stata un cantiere aperto e lo sarà”.
“Di noi – ha concluso Francesca Draià – i bambini parleranno quando entreranno nelle scuole ristrutturate, nuove e soprattutto sicure. Di altri, che ancora, pur avendo fallito più volte, hanno il coraggio di sproloquiare, non si ricorderà nessuno o se ne ricorderà soltanto per l’immobilismo, il distacco e l’assenza dalla comunità”.