Valguarnera cantiere aperto, così si promuove lo sviluppo - QdS

Valguarnera cantiere aperto, così si promuove lo sviluppo

redazione

Valguarnera cantiere aperto, così si promuove lo sviluppo

venerdì 02 Aprile 2021

Il sindaco Francesca Draià ha fatto il punto sui lavori in corso e quelli che stanno per partire. Massima priorità alle scuole per garantire la sicurezza degli alunni e quella del personale

VALGUARNERA CAROPEPE (EN) – Riflettori puntati sugli investimenti in lavori pubblici, con l’Amministrazione comunale in prima linea per riversare risorse utili a riqualificare il territorio e le sue strutture e, contestualmente, creare occupazione.

Nei giorni scorsi, il sindaco Francesca Draià ha fatto il punto sui cantieri pronti a partire sul territorio comunale, con particolare riferimento agli istituti scolastici che verranno messi in sicurezza per assicurare la massima incolumità ai giovani fruitori delle strutture e al personale che vi lavora.

“Un milione e trecentomila euro – ha affermato Draià – per la ristrutturazione del plesso della Scuola Mazzini. Per la prima volta un’Amministrazione attenziona questa scuola che viene così ristrutturata e la conclusione dei lavori è prevista per settembre 2021. Ben 3.800.000 euro sono stati invece destinati alla messa in sicurezza e ristrutturazione del plesso della Scuola Pavone, in passato abbandonata e mai curata. In questo caso la fine dei lavori è in programma per febbraio 2022”.

E se, come sottolineato ancora dal vertice dell’Esecutivo comunale, per la Scuola S. Arena il progetto di riqualificazione è pronto per essere presentato, per quanto riguarda la chiesa di San Liborio la consegna dei lavori, pari a 540 mila euro, avverrà entro il prossimo 10 di aprile.

“Potrei continuare – ha affermato il sindaco – ma per il momento mi fermo qui. Questa è la politica del fare: avevamo promesso che in primavera Valguarnera sarebbe stata un cantiere aperto e lo sarà”.

“Di noi – ha concluso Francesca Draià – i bambini parleranno quando entreranno nelle scuole ristrutturate, nuove e soprattutto sicure. Di altri, che ancora, pur avendo fallito più volte, hanno il coraggio di sproloquiare, non si ricorderà nessuno o se ne ricorderà soltanto per l’immobilismo, il distacco e l’assenza dalla comunità”.

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