Politica

Vandali in azione nella sede del Circolo dello Stretto di Fratelli d’Italia: “Frutto di chi semina odio”

Vandali in azione nella sede del Circolo dello Stretto di Fratelli d’Italia a Messina: sono state trovate scritte intimidatorie sui muri dell’edificio.

Un gesto che ha scatenato l’indignazione del mondo della politica, soprattutto del centrodestra.

Vandali al Circolo dello Stretto di Fratelli d’Italia a Messina

A denunciare l’incresciosa vicenda è stato il deputato regionale di Fratelli d’Italia Pino Galluzzo, che sui social ha pubblicato una foto delle scritte e commentato: “Tutto questo non è accettabile ed è il frutto di chi semina odio in politica”.

Sul muro del portone d’ingresso – come testimoniano le immagini pubblicate sui social – la scritta: “Credere, obbedire, crepare a testa in giù”. Un atto intimidatorio (eseguito da persone al momento ignote) come i tanti che, purtroppo, macchiano la vita politica in Sicilia come altrove.

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Solidarietà dalla politica

L’attacco vandalico al Circolo dello Stretto di Messina ha suscitato la rabbia e l’indignazione dal mondo della politica.

Tra i tanti che si sono espressi sulla vicenda c’è Giorgio Assenza, capogruppo all’Ars di Fratelli d’Italia, che commenta: “A nome mio personale e dell’intero gruppo all’Ars di Fratelli d’Italia esprimo massima solidarietà al presidente e ai componenti del Circolo dello Stretto di Messina per il vile atto che ancora una volta ha colpito rappresentanti della nostra comunità politica. Siamo certi che non si faranno intimidire e che continueranno a operare all’insegna degli ideali di cui noi di FdI siamo a testa alta orgogliosi“.

Anche dal circolo di Fratelli d’Italia a Capo d’Orlando arriva la massima solidarietà: “La responsabilità materiale riguarda chi commette materialmente un reato. Ed è già grave di per sé. La responsabilità politica, invece, è più sottile, complessa e subdola. Essa coinvolge l’uso del potere e dell’influenza per promuovere comportamenti illeciti o per creare un clima di tensione e disordine. I leader politici e le figure pubbliche hanno un dovere morale di usare le loro parole con cautela, poiché le loro dichiarazioni possono avere un impatto significativo sulla società. Incitare alla violenza o al crimine, anche indirettamente, mina la fiducia nelle istituzioni e può destabilizzare l’ordine pubblico. Chi istiga a delinquere, anche indirettamente, non solo viola la legge, ma tradisce anche la fiducia della comunità, mettendo a rischio la coesione sociale e la sicurezza collettiva. Abbiamo l’obbligo di tenere accesi i riflettori e denunciare tali comportamenti. Al presidente del circolo, Piero Adamo, e a tutti i componenti va la solidarietà del presidente del direttivo e di tutti i tesserati del Circolo Territoriale Fratelli d’Italia Capo d’Orlando”, si legge in una nota.

C’è anche il commento dell’ex assessore regionale Ruggero Razza e adesso europarlamentare con FdI, che dichiara: “L’atto intimidatorio di cui è stata destinataria la sede del Circolo dello Stretto di Fdi a Messina, il cui muro del portone d’ingresso è stato imbrattato con la scritta ‘Credere, obbedire, crepare a testa in giù’, è la ennesima dimostrazione del clima di odio che siamo costretti a registrare in ogni parte d’Italia. Al presidente Piero Adamo e a tutti gli iscritti, di cui conosco rettitudine e capacità di mobilitazione, desidero rivolgere un sentimento di sincera solidarietà. Loro non si fermeranno e non si faranno intimidire, ma mi auguro che gli autori di questo gesto vengano presto identificati”.

Foto da Facebook – Dario Carbone