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Variante Omicron, stop a viaggi da e per Gb, la nuove regole francesi

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Variante Omicron, stop a viaggi da e per Gb, la nuove regole francesi

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giovedì 16 Dicembre 2021

La Francia prova a fronteggiare la rapida diffusione della variante Omicron. Tutte le misure di contenimento adottate, per vaccinati e non.

Da sabato la Francia vieterà i viaggi non indispensabili da e per il Regno Unito. Questo per arginare la rapida diffusione della nuova variante Omicron.

Il divieto scatterà dalla mezzanotte di sabato. E per viaggiare sarà necessario – tanto per i vaccinati quanto per i non vaccinati – avere una motivazione essenziale per viaggiare o tornare dal Regno Unito.
Non saranno considerati validi i motivi turistici o professionali (dunque niente viaggi di lavoro). Ma i cittadini dell’Ue potranno ancora rientrare.

Le nuove regole in Francia

Questa mattina il portavoce del governo, Gabriel Attal, ha anticipato le misure restrittive che Parigi si prepara ad introdurre. “Ridurremo la validità del test per venire in Francia da 48 ore a 24 ore”, ha detto aggiungendo: “Limiteremo le ragioni per venire in Francia dal Regno Unito, (il viaggio) sarà limitato ai cittadini e residenti francesi e alle loro famiglie. Il turismo o i viaggi d’affari per le persone che non hanno nazionalità francese o europea o non sono residenti saranno limitati”.

Inoltre, ha proseguito, le persone che tornano dal Regno Unito “dovranno registrarsi su una app e dovranno porsi in autoisolamento per sette giorni in un luogo di loro scelta controllato dalle forze di sicurezza, ma questo (periodo) può essere ridotto a 48 ore se un test (anti Covid con risultato) negativo viene effettuato in Francia”. Questa politica, ha concluso Attal. mira a “stringere la rete” per rallentare la diffusione dei casi di Omicron in Francia e permettere alla campagna vaccinale francese di guadagnare terreno: “La nostra strategia è quella di ritardare il più possibile lo sviluppo di Omicron nel nostro Paese e approfittarne per portare la campagna delle dosi booster”.
   Intanto, da Bruxelles – dove è in corso il Consiglio europeo – il premier sloveno Janez ha affermato: “Spero che sulle restrizioni ai viaggi avremo un approccio coordinato a livello europeo. E’ ciò che ci serve. E’ l’Ue che deve coordinare le reazioni in situazioni come queste e credo che siamo vicini ad un accordo”. La Slovenia come è noto è presidente di turno dell’Ue.
   Da parte sua, nell’ambito delle misure di contenimento di Omicron, Israele ha prorogato fino alla mezzanotte del 29 dicembre il divieto di ingresso nel Paese per gli stranieri ed ha confermato il Regno Unito e la Danimarca nella lista dei cosiddetti ‘Paesi rossi’. Inoltre, alla lista sono stati aggiunti Francia, Spagna, Irlanda, Norvegia, Finlandia, Svezia ed Emirati Arabi. Secondo le attuali regole, per gli israeliani di ritorno da questi Paesi – anche vaccinati – c’è l’obbligo di tampone molecolare prima della partenza e all’arrivo e la quarantena di 7 giorni.

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