Nel pieno della trasformazione digitale si sta assistendo a un ritorno ai vecchi mestieri da parte delle nuove generazioni ma, nel mezzo, le imprese continuano a lamentare carenza di personale adeguatamente forzato.
Secondo i bollettini mensili del Sistema informativo Excelsior, realizzati da Unioncamere e Anpal, circa 4 aziende su 10 hanno avuto difficoltà a trovare i candidati per ricoprire i ruoli vacanti: complessivamente, nel primo semestre 2022, si parla di quasi 1 milione di posti di lavoro di difficile reperimento.
Questa percentuale si alza se si va ad analizzare la categoria degli operai e artigiani specializzati: oltre il 50% delle aziende ha avuto difficoltà a trovare professionisti (oltre 200mila figure qualificate nel solo primo semestre) sia per mancanza di professionisti, sia per preparazione inadeguata.
Dati che preoccupano se teniamo conto che i Neet (i giovani tra i 15 e i 29 anni non occupati né inseriti in un percorso di istruzione/formazione) sono complessivamente più di 3 milioni (il 25%), con una prevalenza femminile pari a 1,7 milioni secondo il recente report “Neet working” elaborato dal Ministero per le Politiche giovanili. Dopo Turchia (33,6%), Montenegro (28,6%) e Macedonia (27,6%), l’Italia è il Paese con il maggior tasso di Neet in Europa.
“È fondamentale intraprendere un percorso condiviso assieme agli istituti scolastici che possa portare all’incontro formativo tra le imprese artigiane del territorio e i giovani favorendo, al tempo stesso, l’occupazione”, afferma Gino Di Luca, fondatore di Cameo Italiano, azienda leader specializzata nella creazione di camei su conchiglia.
Proprio questa antica arte dell’incisione a mano su cameo sta vivendo una grande riscoperta da parte dei più giovani. Questo è uno dei vecchi mestieri che ha una seconda possibilità in questo periodo “buio” per il mondo del lavoro. Si tratta di una tradizione secolare originaria di Torre del Greco dove sono presenti famiglie che da generazioni tramandano i segreti di questa antica tecnica di lavorazione. Un’arte conosciuta e apprezzata in tutto il mondo nei diversi ambiti della creatività, fino al design, alla moda e all’arte contemporanea. Proprio per questi motivi è stato promosso da Assocoral (l’associazione nazionale produttori di corallo e cammei), un comitato per candidare questa artigianalità a “Patrimonio Culturale Immateriale Unesco” accompagnato da tutta la categoria e dalle istituzioni e dalla società torrese.
“In un mondo dove la digitalizzazione e l’industrializzazione del gioiello hanno portato sul mercato oggetti prodotti in serie tutti uguali, il cameo di Torre del Greco rappresenta cultura, identità e unicità: è la rivincita del lavoro artigianale, dell’incisione a mano e della creatività”, spiega Gino Di Luca.
“Ogni gioiello che creiamo nei nostri laboratori è unico e irripetibile: stiamo parlando di una tecnica di lavorazione che è la stessa da oltre cent’anni che ripercorre valori e tradizioni della nostra terra”.
All’interno di Cameo Italiano sono presenti oltre 40 maestri incisori e ogni nuovo assunto affronta un periodo di affiancamento. Grazie a questo percorso strutturato di crescita professionale, i ragazzi imparano da vicino le tecniche di lavorazione e l’uso degli strumenti tecnici prima di diventare a tutti gli effetti dei maestri incisori e realizzare le proprie creazioni da vendere in tutto il mondo.
Cameo Italiano rappresenta solo un esempio di molte piccole e medie imprese che sono alla ricerca di profili altamente specializzati: i distretti conciari in Toscana, Veneto e Campania cercano conciatori per la lavorazione delle pelli; nelle aziende tessili mancano ricamatrici a mano ed esperte di uncinetto; intagliatori del legno, ornatisti del marmo e decoratori manuali sono sempre richiesti per le loro abilità manuali. Vediamo quindi quali sono, secondo un’indagine effettuata da Espresso Communication per Cameo Italiano sulle principali testate di settore, i 10 antichi mestieri artigiani più ricercati.
Sfoglia la fotogallery dell’articolo per scoprire i 10 vecchi mestieri artigianali da riscoprire, apprendere e valorizzare.