Veliero affonda nel Palermitano. Un morto e 6 dispersi, anche tycoon Mike Lynch VIDEO - QdS

Veliero affonda nel Palermitano. Un morto e 6 dispersi, anche tycoon Mike Lynch VIDEO

redazione

Veliero affonda nel Palermitano. Un morto e 6 dispersi, anche tycoon Mike Lynch VIDEO

lunedì 19 Agosto 2024

PALERMO (ITALPRESS) – Quindici naufraghi salvati, sei dispersi e un morto. È destinato ad aggravarsi il bilancio del disastro che si consumato stamane a Barcarello, nel Palermitano, dove uno veliero di 56 metri, la “Bayesian, battente bandiera Uk”, è colato al picco poco dopo le 4 a causa delle pessime condizioni meteo. I primi naufraghi sono stati recuperati da una imbarcazione ormeggiata a pochi metri di distanza, uno yacht battente bandiera Olandese, la Sir Robert B P, la prima a prestare i soccorsi, e poi portati al porto da 4 mezzi della guardia costiera, partiti da Porticello, Termini Imerese e Palermo. In tutto, al bordo del Bayesan, erano presenti 22 persone quasi tutte di nazionalità straniera (Regno Unito, Nuova Zelanda, Irlanda, Sri Lanka, America e Canada: altri due hanno la doppia cittadinanza, inglese e francese): 10 membri dell’equipaggio e 12 passeggeri. In un primo momento si contavano 15 persone tratte in salvo e 7 dispersi, poi il numero è sceso a 6 dopo il ritrovamento del corpo di un membro dell’equipaggio: si tratta del cuoco, un canadese ma con passaporto dell’Antigua. “Questa mattina eravamo sulla barca, e c’è stato un forte temporale – racconta uno testimone a bordo della Sir Robert B P che ha prestato per prima i soccorsi ai naufraghi, ed è ancora ormeggiata davanti al molo -. Dopo il temporale abbiamo visto che la barca dietro di noi era scomparsa.
Abbiamo visto un razzo sparato in cielo e siamo andati a vedere in quella posizione chi lo aveva sparato: arrivati lì abbiamo visto che c’era una barca di salvataggio con 15 persone dentro. Abbiamo comunicato alla Giardia costiera e sono venuti a soccorrerli, due ore dopo siamo andati a prendere gli ultimi rimasti”. Tra i dispersi, come riferisce il “The Telegraph”, c’è anche l’imprenditore britannico Mike Lynch, 59 anni, tycoon del settore della tecnologia, a capo di Invoke Capital. L’uomo era a bordo dell’imbarcazione quando è stata travolta da una tromba d’aria assieme ad altre 21 persone, tra cui la moglie, Angela Bacares, che è stata invece salvata. Lynch, padre di due figlie, ha fondato – dopo gli studi all’Università di Cambridge – nel 1996 con David Tabizel e Richard Gaunt “Autonomy Corporation”, azienda di software diventata in breve tempo tra le 100 migliori nel Regno Unito. Lynch ha fondato Invoke Capital e successivamente, assieme a Invoke, ha creato la società di sicurezza informatica Darktrace. Nell’ottobre del 2011 Autonomy è stata venduta alla Hewlett-Packard per poco più di 11 miliardi di dollari: in merito a questa cessione, Lynch ha dovuto affrontare un lungo processo per frode, oltre all’estradizione negli Stati Uniti assieme a Stephen Chamberlain, ex vicepresidente delle Finanze di Autonomy.
Per quanto riguarda le persone recuperate, 10 sono state trasferite in ospedale per ricevere assistenza, anche se nessuno di loro era in condizioni gravi. In particolare, una bambina inglese di un anno, Sophie, è stata condotta all’ospedale dei Bambini di Palermo dove poi si è ricongiunta con la madre. A salvarla dalle onde, subito dopo il naufragio, sarebbe stata proprio la stessa donna: in salvo anche il marito che è stato trasferito in un altro ospedale.
Gli altri 5 superstiti al naufragio, tre ragazzi e due ragazze, per i quali non è stato necessario l’intervento dei medici, sono rimasti per alcune ore nei locali della Guardia costiera locale dove sono stati sentiti dal comandante dei carabinieri di Bagheria e dal vicario del Prefetto di Palermo, per cercare di fare luce sull’accaduto. Al termine, sono stati trasferiti a bordo di un van nero all’hotel Zagarella Domina Sicily di Santa Flavia, dove nel frattempo sono stati portati anche gli altri naufraghi conclusi gli accertamenti in ospedale. Intanto, proseguono senza sosta le ricerche dei sei dispersi con risorse navali, aeree e subacquee, tra cui il Nucleo Subacquei Guardia Costiera di Messina anche se, con il trascorrere delle ore, prende sempre più corpo l’ipotesi che siano rimasti intrappolati nello scafo dell’imbarcazione che giace a 49 metri di profondità, a circa 300 metri dal molo di Porticello. Proprio a causa della profondità dl fondale dove l’imbarcazione è colata a picco, si è reso necessario l’intervento degli speleo sommozzatori dei vigili del fuoco provenienti da Sassari, Cagliari e Roma: sono gli unici, infatti, in grado di operare a quelle profondità. Sull’episodio, sotto il coordinamento della Procura di Termini Imerese, è stata aperta un’inchiesta per accertare l’esatta dinamica del naufragio della nave Bayesian, costruita nel 2008 dal cantiere Perini navi Viareggio che naviga attualmente sotto bandiera della United Kingdom (UK). Secondo quanto riporta Vessel finder l’imbarcazione è una barca a vela lunga 56 metri con larghezza massima di 11 metri e stazza lorda di 473 tonnellate, caratterizzato dal più alto albero in alluminio mai costruito fino al 2008.

– Foto col3/Italpress –

(ITALPRESS).

 

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