Vertenza Amat, sindacati: "Subito incontro urgente con istituzioni" - QdS

Carenza di organico e futuro di Amat a rischio. Sindacati: “Serve incontro urgente”

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Carenza di organico e futuro di Amat a rischio. Sindacati: “Serve incontro urgente”

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giovedì 01 Settembre 2022

I sindacati, preoccupati per l'Amat e il futuro dell'azienda di trasporto pubblico a Palermo, chiedono un incontro urgente per risolvere la questione personale e altri problemi.

I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl, Cobas Trasporti, Orsa Trasporti chiedono un incontro urgente con il sindaco Lagalla, il vicesindaco Varchi, l’assessore alla Mobilità Maurizio Carta e il presidente Amat Cimino per discutere la questione della vertenza relativa all’azienda di trasporti di Palermo.

“A distanza di un mese dall’incontro con il Comune, sui nodi dai quali dipende il futuro di Amat e dei servizi ai cittadini, quali il contenzioso fiscale, l’adeguamento del contratto aziendale nonché la mancanza di personale, non abbiamo ricevuto alcun riscontro e risposte in termini concreti. Intanto l’Azienda si troverà costretta a sopprimere ancora il 50% del servizio per mancanza di autisti e per giunta in prossimità dell’apertura dell’anno scolastico e la ripresa dell’esercizio invernale che prevedrebbe circa 180 vetture in linea”. Così si legge nella nota dei sindacati, in attesa di un riscontro.

Vertenza Amat, sindacati chiedono incontro urgente

I sindacati non dimenticano, nella loro nota, di far riferimento a vicende di cronaca degli scorsi giorni. Vicende che hanno riacceso il dibattito sulla sicurezza a Palermo e, in particolare, dei dipendenti Amat.

“Nonostante le continue aggressioni subìte dal personale da parte di un’utenza delusa ed esasperata dalla mancanza del servizio o dalle concause che ne derivano, autisti e controllori, con abnegazione e diligenza svolgono il loro lavoro”.

Ecco la richiesta: “Chiediamo che si sblocchi sin da subito ogni atto propedeutico e utile all’immediata assunzione degli autisti mancanti in organico; anche perché non ci sono più margini di mediazione nel momento in cui viene meno la sicurezza del personale e del futuro aziendale, fortemente messo a rischio dalle tante ‘scelte’ del passato”.

I sindacati concludono: “I lavoratori sono pronti a ogni forma di mobilitazione consentita, per protestare e informare i cittadini delle oggettive responsabilità legate alla scarsa qualità del servizio e al futuro sempre più precario dell’Azienda, che rischia una pericolosa deriva senza un intervento immediato della proprietà o di chiunque abbia titolo a intervenire”.

Immagine di repertorio

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