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Vertenza ODA, Adorno (M5s): “Serve subito un tavolo in Prefettura”

Vertenza ODA, Adorno (M5s): “Serve subito un tavolo in Prefettura”
Lidia Adorno

Lo ha dichiarato l’on Adorno, deputata del M5s, intervenuta oggi alla conferenza stampa indetta al Comune di Catania per discutere della vertenza ODA

 “Sto chiedendo al prefetto di Catania, Pietro Signoriello, la convocazione urgente di un tavolo istituzionale per affrontare con serietà e tempestività la condizione dei lavoratori dell’Opera Diocesana Assistenza. È indispensabile garantire loro la regolare percezione degli stipendi e la tutela dei posti di lavoro”.

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Lo ha dichiarato l’onorevole Lidia Adorno, deputata del Movimento 5 Stelle all’Assemblea Regionale Siciliana, intervenuta oggi in videocollegamento alla conferenza stampa indetta al Comune di Catania per discutere della vertenza ODA.

Adorno: “È necessaria una presa in carico condivisa da parte delle istituzioni”

Si tratta del secondo intervento pubblico della parlamentare regionale sul tema, a seguito dell’interrogazione presentata all’ARS che ha riportato l’attenzione sul problema cronico dei mancati pagamenti agli operatori dell’ente assistenziale etneo, una questione irrisolta che si trascina da quasi un decennio.

“Non si può più tollerare che chi lavora nel settore socio-sanitario, garantendo servizi essenziali e spesso in condizioni difficili, debba continuare a operare in un clima di costante incertezza – ha proseguito Adorno –. È necessaria una presa in carico condivisa da parte delle istituzioni, per individuare soluzioni immediate e strutturali”. La deputata del M5S ha poi sottolineato l’urgenza di un confronto tra tutti gli attori coinvolti:

“Chiediamo al Prefetto Signoriello di aprire un tavolo istituzionale che ci veda coinvolti insieme ai vertici dell’ente, ai sindacati e alle autorità preposte. Solo così si potrà costruire un percorso serio di tutela occupazionale e garanzia contrattuale per centinaia di lavoratori e lavoratrici che da troppo tempo attendono risposte concrete”.

“Il mio impegno – ha concluso – è proseguire in questa battaglia in tutte le sedi istituzionali, affinché si dia finalmente dignità ai lavoratori che malgrado le difficoltà economiche alle quali sono stati sottoposti hanno sostenuto e continuano a sostenere i servizi per le persone più fragili”.