La storia è fatta. Il via libera del CIPESS al ponte sullo Stretto – passaggio fondamentale prima dell’avvio dei cantieri dell’infrastruttura di collegamento stabile tra Sicilia e Calabria – è arrivato e le reazioni della politica non tardano ad arrivare. C’è entusiasmo, naturalmente, da parte del centrodestra – e in particolare dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, tra i principali sostenitori del rilancio del progetto infrastrutturale – e delle parti politiche pro ponte; meno dalle opposizioni, che si sono espresse sempre contrarie al progetto per questioni ambientali e di potenziale “spreco di risorse pubbliche”.
La reazione di Salvini al via libera per il ponte sullo Stretto
Ha espresso profonda emozione ma anche consapevolezza delle sfide che verranno il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, che in conferenza stampa dopo il sì del CIPESS ha detto: “Questo non è un punto di arrivo ma un punto di partenza che arriva dopo due anni e mezzo di lavoro costante e riunioni a tutti i livelli. È un’emozione perché non si è mai arrivati al progetto definitivo e sarà il ponte a campata unica più lungo al mondo”.
“Sarà un acceleratore di sviluppo – ha aggiunto, riprendendo svariate dichiarazioni precedenti sull’argomento – perché il ponte sarà una parte della risoluzione dei problemi nel Mezzogiorno in Italia. Oggi i treni ci mettono dai 120 ai 180 minuti per il trasporto merci, ora impiegheranno 15 minuti. Il tempo medio per le auto tra i 70 e i 100 minuti si ridurrà a 10 minuti”.
Ponte sullo Stretto, cosa succede ora
Il via libera del CIPESS al progetto del ponte sullo Stretto segna di fatto l’inizio della fase operativa della realizzazione dell’infrastruttura. La delibera del CIPESS segue la firma dell’atto aggiuntivo al contratto tra la società concessionaria Stretto di Messina e il contraente generale Eurolink, guidato da Webuild, per un valore di 10,6 miliardi, che serviranno anche per la realizzazione di una serie di opere accessorie.
Quando vedrà la luce il ponte sullo Stretto? Il ministro Salvini afferma: “L’obiettivo dell’attraversamento tra il 2032-2033 è il periodo che i tecnici prevedono per il ponte sullo Stretto di Messina”. Sull’avvio dei cantieri preliminari, la previsione è “tra settembre e ottobre“.
Il centrodestra esulta
Assieme a Matteo Salvini, esultano per il via libera del CIPESS al ponte sullo Stretto tutti i principali partiti del centrodestra italiano. Il vicepremier Antonio Tajani (FI) ricorda in un post su Twitter il sogno di Silvio Berlusconi, pubblicando una sua immagine con la scritta “Via libera al ponte sullo Stretto. Ce l’abbiamo fatta Presidente”. In un post sui social, poi, aggiunge: “Oggi si è compiuto l’atto decisivo di un lungo percorso (…) Il ponte sarà una struttura strategica, non solo per avvicinare la Sicilia al resto d’Italia e all’Europa, ma per lo sviluppo delle aree contermini, come sempre avviene nel mondo laddove si realizzano grandi opere infrastrutturali. Il ponte servirà anche per la crescita economica e sociale di tutto il Sud, e per un’opera di contrasto allo spopolamento delle aree interne, intorno alla quale costruire un futuro prospero per il Mezzogiorno.
Il coraggio di una scelta. La forza politica di un Governo unito, coerente e determinato di fronte alle grandi sfide”.
Un’altra promessa mantenuta per l’Italia.
— Forza Italia (@forza_italia) August 6, 2025
Adesso avanti con il massimo impegno per la realizzazione del Ponte. pic.twitter.com/DeDfJuMdMR
La premier Giorgia Meloni ringrazia in una nota il ministro Salvini per “il coraggio e la determinazione” dimostrati durante le varie fasi che hanno portato al via libera odierno e aggiunge che il ponte è “un’opera strategica per lo sviluppo dell’intera Nazione”. La sua realizzazione, nelle parole di Meloni, è “una sfida difficile ma sensata“.
Immediata anche la reazione del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, affermando senza mezzi termini che il via libera del CIPESS al progetto del ponte sullo Stretto è una “svolta storica per la Sicilia e il Mezzogiorno“. Anche Schifani ricorda che Silvio Berlusconi, tra i sostenitori della prima ora del ponte, e poi promette: “La Regione Siciliana farà la sua parte con responsabilità e visione”.
WeBuild e società dello Stretto
Pietro Salini, amministratore delegato Webuild, commenta così questa giornata storica: “Oggi l’Italia dimostra ancora una volta di saper fare squadra, con un mega progetto trasformativo per tutto il Paese. L’approvazione del progetto del Ponte sullo Stretto di Messina da parte del Cipess segna l’inizio di una nuova stagione di visione, coraggio e fiducia nelle capacità dell’industria italiana e di tutto il comparto produttivo del settore infrastrutturale”. E aggiunge: “Siamo particolarmente orgogliosi di essere parte dell’impresa del Ponte, fortemente voluta dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal governo italiano e sostenuta con impegno dalla società concessionaria Stretto di Messina, come leader del contraente generale Eurolink, lavorando insieme alle migliori competenze dell’ingegneria mondiale e con un’ampia filiera italiana di eccellenza, dal Sud al Nord del Paese. Il Ponte metterà in moto un grande progetto infrastrutturale diffuso in tanti cantieri all’opera in contemporanea, un volano di crescita, occupazione e legalità per tutto il Sud Italia”.
Altrettanto entusiasta e ottimista sulle potenzialità economiche del ponte l’Amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci: “È un risultato storico per il progetto del ponte – dice – ottenuto grazie all’impegno dell’intero Governo e in particolare del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, nel sostenere una grande opera infrastrutturale per il Mezzogiorno, per l’Italia e l’Europa”.
Le opposizioni
Mentre una parte dell’Italia festeggia, i no ponte condannano la scelta del via libera del CIPESS. Commenta duramente Angelo Bonelli, deputato di Avs e co-portavoce di Europa Verde, definendo il pone “il più grande spreco di denaro pubblico mai visto in Italia: 14,6 miliardi di euro dei cittadini, senza un solo euro di investimenti privati”. “Nemmeno Berlusconi aveva osato tanto”, aggiunge, facendo riferimento ai piani portati avanti dal ministro Salvini.
Anche il M5S replica duramente al sì del CIPESS: “Il governo Meloni ha dato il via alla più grande operazione di spreco e prevaricazione mai vista negli ultimi decenni. Non c’è un progetto esecutivo. Non ci sono certezze sui costi reali, sull’impatto ambientale, sul rischio sismico, sulla mobilità alternativa. L’unica cosa certa sono i danni: ai cittadini, al territorio, alle casse dello Stato”.
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