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Catania, l’incubo del traffico in via Pietra dell’Ova e verso la A18: “Problema risolvibile, se si intervenisse” – VIDEO

Prime ore della mattina, il traffico va a rilento verso Catania ma anche verso i paesi etnei. Bastano queste parole per descrivere lo stato del traffico nella fascia oraria compresa tra le 7 e le 9,30 nell’ultimo tratto di via Pietra dell’Ova, in un’area compresa tra i territori di Catania e Sant’Agata Li Battiati, nel punto in cui ricade lo svincolo Canalicchio ovest della Diramazione dell’autostrada A18 Messina-Catania, un tempo luogo di lavori.

Via Pietra dell’Ova, il problema del traffico verso la A18

Un approfondimento video di QdS.it ha permesso di osservare le lunghe code che – già dalle prime ore del mattino – si formano nella zona. Le file interessano sia la strada che porta verso il capoluogo etneo, sia la corsia opposta diretta verso i paesi etnei. Partono da via Pietro dell’Ova e arrivano fino alla rotonda nei pressi dell’Ikebana e del Benzibar. Molti dei veicoli in via Pietra dell’Ova sono diretti verso lo svincolo della diramazione dell’A18, che spesso ostacolano anche chi deve fare il percorso inverso.

Tomarchio (gestore Benzibar): “Ho inviato una pec ai Comuni e all’Anas”

Luca Tomarchio, gestore del Benzibar, luogo che ogni mattina vede un notevole afflusso di clienti, al Qds.it ha sottolineato come abbia contattato tramite PEC i Comuni interessati e l’Anas, perché – spiega – il problema della gestione della viabilità nella zona è risolvibile.

“Penso proprio che sia un problema risolvibile – ha detto Tomarchio –. Io ho mandato delle PEC ai Comuni interessati – davanti allo svincolo si intersecano i comuni di Catania e Sant’Agata Li Battiati – e all’Anas (gestore della A18). Nella PEC ho scritto che si creano anche delle polveri sottili a causa di questo flusso veicolare e che il problema del traffico intenso andrebbe risolto con una semplice rotatoria. In più davanti alla via Novaluce, che ha negozi dove i veicoli sono spesso in sosta in doppia fila, si crea un disordine che amplifica questa situazione. Sarebbe tutto risolvibile, se qualcuno intervenisse”.

La piccola rotonda già presente non è sufficiente perché “si intersecano – ha concluso Tomarchio – più veicoli che si innescano nello stesso punto e non permettono un flusso più lineare”.

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